Si è svolto nell’Auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie il secondo incontro per la formazione su “Diabete in età scolare”, un percorso condiviso da Asl, Ufficio Scolastico di Matera, Associazione Alad Fand (associazione lucana assistenza ai diabetici), genitori di alunni diabetici e insegnanti per concretizzare un Protocollo d’Intesa mirato a garantire l’assistenza di qualità agli alunni diabetici. L’attenzione è rivolta a quanti operano con i bambini, alunni affetti da diabete, per garantire assistenza e sostegno. In proposito il dottor Antonio Papaleo, vice presidente dell’Associaizone Italiana Diabetici sottolinea che: “Chiederemo anche l’intervento della Regione Basilicata affinchè il Protocollo d’intesa venga stipulatoa livello regionale. Se riscontreremo difficoltà in tal senso, vuol dire che chiederemo il coinvolgimento della provincia di Matera. Dopo il primo incontro promosso il 23 settembre scorso le parti coinvolte stanno cercando di approfondire la questione per giungere poi all’obiettivo prefissato. Ovvero quello di fornire linee guida alle insegnanti e alle famiglie per poter realizzare un percorso che, come è stato evidenziato, tende a far vivere in serenità il ragazzo affetto da diabete in età evolutiva. Ovviamente ci aspettiamo anche un intervento della Regione perchè approfondisca insieme a noi un fenomeno in crescendo e combattere le implicazioni negative. Mi spiego: ci sono aspetti che riguardano la cultura della famiglia che ancora oggi incidono negativamente sulla cultura del ragazzo. Ma la formazione deve riguardare anche gli insegnanti, che devono essere preparati ad accogliere il bambino senza fargli pesare la sua condizione soprattutto nel confronto con gli altri ragazzi. Perché questi due soggetti possano adeguatamente e compiutamente collaborare bisogna che ci siano strumenti formativi, informativi e anche presidi sanitari. Penso all’uso del “Microinfusore” che può essere diffuso su tutto il territorio regionale. Per questo siamo anche in attesa che venga approvata la Legge Regionale sul Diabete, proposta dalla consigliera regionale Rosa Mastrosimone e già discussa nella 4^ Commissione Presieduta da Marcello Pittella. A breve saranno allertati i centri di assistenza e cura in una logica di messa in rete delle patologie diabetiche”. Il dottor Pantaleo suggerisce tra l’altro che “il diabetico deve mettere in pratica quattro “M”: Muoversi Molto Mangiare Meglio”, ovvero attività fisica ed educazione alimentare.
Nell’Auditorium Giuseppe Moscati il diabetologo Pasquale Bellitti ha illustrato la tematica su “Attività fisica e diabete” mettendo in evidenza gli imprevisti, le tensioni che possono preoccupare il bambino diabetico: “A scuola tra le prescrizioni c’è la raccomandazione di tenere il glucometro, uno strumento portatile per la misurazione del tasso di glicemia nel sangue. Occorre avere un kit nella scuola- sottolinea il dottore- e il messaggio che voglio dare è la tranquillità. Noi vogliamo dare sicurezza perché quando il nemico (diabete) è conosciuto meglio, si sa come affrontarlo. E’ un percorso nel quale la parte medica e la scuola devono essere pronti all’intervento informatico”. Circa l’attività fisica? “E’ una delle cose imprevedibili. Oggi il bambino è autosufficiente nella gestione del diabete. Lo stress da interrogazione può provocare sia ipo che iperglicemia. Il bambino che ha problemi non deve essere considerato diverso. Uno stress importante è legato alle verifiche dei compiti in classe e sotto questo aspetto è giusto agire caso per caso”.