TINCHI- A venticinque giorni dall’occupazione del tetto più alto dell’ospedale non accenna a placarsi il moto di ribellione contro il ridimensionamento o la soppressione dell’importante presidio sanitario di Tinchi. I manifestanti non demordono ed insistono nel perseguire l’obiettivo del diritto alla salute per tutti. Il bollettino n. 25 emanato dai manifestanti ha annunciato che ormai l’eco della protesta si è diffusa a vasto raggio, e quindi la partenza alle prime ore di questa mattina della Marcia per l’Ospedale da parte di una ventina di coraggiosi volontari, che indossando una maglietta bianca con la scritta “L’ospedale non si tocca”, raggiungeranno nella mattinata di domani il Palazzo della Regione di Potenza, dopo aver percorso un centinaio di chilometri a piedi, e quindi in tempi utili per assistere ai lavori del consiglio regionale, convocato per decidere sul futuro dell’ospedale “Angelina Lo Dico”. La marcia è proseguita regolarmente secondo la tabella, e intorno alle ore 12,00 i maratoneti avevano già raggiunto il bivio di Ferrandina sulla Basentana, come ci informa Domenico Giannace, uno tra i leader della manifestazione, che, a dispetto degli anni, non conosce la parola sconfitta, abituato a lottare sin dai tempi delle lotte contadine del dopoguerra che lo hanno visto sempre in prima fila. Ma onore al merito anche agli altri leader della protesta, Dolce, Tamburrano, Forcillo, Suriano. Alla marcia, come si legge nel bollettino, suscettibile di incremento anche in itinere, partecipano oltre ai liberi cittadini, anche persone che operano nelle Istituzioni come consiglieri regionali e comunali. Domani mattina, dopo più di 24 ore di cammino non-stop, i Volontari della Marcia si incontreranno davanti al Palazzo della Regione con altri cittadini giunti a bordo di pullman per manifestare contro la chiusura dell’Ospedale. Alcuni pullman sono stati messi a disposizione dalla amministrazione comunale di Pisticci.
Giuseppe Coniglio