Entra nel vivo a Matera l’appuntamento per gastroenterologi italiani ed europei. L’approccio multispecialistico è la soluzione nella cura delle malattie dell’apparato digerente. E’ questa la convinzione che ha spinto l’Aigo, Associazione Italiani Gastroenterologi Ospedalieri della Basilicata, a chiamare a raccolta le più eccellenti autorità del campo nella due giorni di Matera.
Al dottor Antonio Cilona chiediamo le peculiarità di questo congresso: “La gastroenterologia e la chirurgia dell’apparato digerente in evoluzione ha bisogno di un costante rinnovamento delle attrezzature tecnologiche. Basta pensare al trattamento min invasivo con approccio endoscopico quale la “Notes”, una tecnica di chirurgia endoscopica che permette l’asportazione di lesioni benigne o maligne del tubo digerente. Inoltre nel campo diagnostico l’indirizzo è sempre mininvasivo, tanto è vero che nell’arco di qualche anno sarà possibile sostituire a scopo diagnostico l’endoscopia tradizionale con una videocapsula che presenta le dimensioni di una pillola”. “La videocapsula – ha detto nel suo intervento il presidente del congresso, dr. Antonio Cilona, specialista in gastroenterologia presso il reparto di Medicina Interna dell’ospedale di Policoro – è quella che consente il rilevamento dell’Helicobacter Pylori, un batterio che gioca un ruolo importante in alcune patologie quali gastriti, ulcere gastriche e duodenali ed anche nel carcinoma gastrico. La videocapsula sostituirà l’endoscopia tradizionale nella diagnosi delle malattie del tubo digerente, ma ciò non significa che l’endoscopia tradizionale sparirà, anzi, il suo ruolo è destinato a crescere visto che si va sempre più affermando l’endoscopia terapeutica, specie nel trattamento dei tumori del tubo digerente in fase precoce”.
“Ma l’endoscopia chirurgica – ha poi aggiunto nella sua relazione il dr. Elie Chouillard, chirurgo di fama internazionale che opera a Parigi – negli ultimi anni ha trovato impiego nella Notes (acronimo inglese che sta per Natural Orifice Transluminal Surgery), che consente l’asportazione per via vaginale o transgastrica della colecisti, ma anche l’asportazione di tratti del tubo digerente affetti da patologia neoplastica. Si tratta di una chirurgia per via endoscopica – ha sottolineato Chouillard – che ha il pregio di essere mini invasiva e che consente di eseguire operazioni chirurgiche in patologie benigne come la colecistectomia per calcolosi, ma anche patologie neoplastiche come il trattamento del carcinoma del colon.
Sulla videocapsula endoscopica si è registrato anche l’intervento del dott. Alfonso Truscelli dell’ospedale di Praia a Mare che ha precisato: “la resa diagnostica della VCE è risultata, nelle varie pubblicazioni scientifiche, decisamente superiore all’esame radiologico. La VCE infatti ha il vantaggio di non essere invasiva, di avere una buona sensibilità diagnostica, di consentire una visione diretta delle viscere, di esplorare distretti inaccessibili; altresì, ha lo svantaggio di non poter eseguire biopsie, di non consentire trattamento della lesione, lunga durata dell’esame (8 ore), difficoltà a localizzare la lesione e costo elevato”.
Il meeting ha dato poi l’opportunità di trattare dello spyGlass. Il dr. Raffaele Manta, originario di Potenza e attualmente impegnato a Modena presso il reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Bagiovara (uno dei centri Italiani d’eccellenza sull’endoscopia digestiva), ha illustrato al pubblico specializzato la nuova metodica endoscopica. Spyglass è un colangioscopio di ultima generazione che consente una diretta visualizzazione delle vie biliari e pancreatiche, permettendo una diagnosi sicura e attendibile delle patologie associate a questi organi. La novità di questo strumento è legata al fatto che può essere manovrato dallo stesso operatore che esegue l’esame sulle vie biliari e pancreatiche in modo da consentire non solo una visualizzazione diretta delle varie patologie, ma anche di eseguire un prelievo endoscopico. Quest’ultima opportunità risulta rivoluzionaria nel campo delle malattie oncologiche delle vie biliari e del pancreas, perchè consente non solo la diagnosi precoce, ma anche una stadiazione accurata, se si pensa che le moderne tecniche di diagnosi presentano ancora molti limiti nell’individuare e studiare neoplasie del tratto bilio-pancreatico. Con l’introduzione dell”impiego del laser in endoscopia, Spyglass consente inoltre anche la terapia dei calcoli della via biliare e del pancreas altrimenti difficili con altri metodi.
Il Dr. Vincenzo James Greco, dell’ospedale di Cosenza, ha illustrato poi le nuove tecniche in chirurgia laparoscopica.
Della diagnosi e del trattamento farmacologico ha poi relazionato il dr. Nicola Iosca, dell’ospedale Villa D’Agri di Potenza, che ha invitato i colleghi a focalizzare gli aspetti che portano gli stessi ad una corretta diagnosi e terapia, come pure alla necessità di un approccio integrato tra medico di medicina generale, otorinolaringoiatra e gastroenterologo.
Gli illustri medici, i professori universitari e gli esperti della materia a convegno per due giorni nel complesso Le Monacelle a Matera, si sono trovati d’accordo nell’affermare che sono ancora pochi i centri dove le patologie dell’apparato digerente possono essere trattati con un team di esperti. Oltre al gastroenterologo, infatti, è determinante coinvolgere altri specialisti come i radiologi, chirurghi, oncologi ed anatomo patologi. E’ questa la condizione essenziale per essere centro di riferimento nella cura delle malattie dell’apparato digerente.
Nella foto in alto il tavolo con il presidente AIGO di Basilicata Antonio Cilona a sinistra Santo Monastra a destra, in basso il dottor Alfonso Truscielli.