Piena soddisfazione per la grande partecipazione di giovani alla marcia di sabato scorso è stata espressa dai Comitati in lotta per la Difesa dell’Ospedale di Tinchi. Da Piazza Elettra di Marconia fino all’Ospedale, gli studenti delle scuole superiori non hanno certo deluso. Era il loro momento dopo gli appelli dei loro rappresentanti di classe e d’istituto ad una partecipazione, corretta e rumorosa. Tuttavia, 150 giorni di presidio, manifestazioni, fiaccolate, irruzioni nelle feste patronali, la presenza costante e quotidiana della vicenda Tinchi delle comunità, non sono bastati per avere risposte chiare e precise dalle istituzioni regionali. I due comitati civici in lotta hanno condiviso le proposte dell’amministrazione comunale e del PD di Pisticci-Marconia, quasi coincidenti, ma permane ancora il silenzio da parte dell’Assessorato alla Sanità. Solo qualche amministratore ha partecipato alla manifestazione, oltre al consigliere regionale Nicola Benedetto e al senatore Felice Belisario. Ancora una volta assenti i sindaci. I manifestanti rimangono in attesa della conferenza dei capigruppo convocata per lunedì dall’assessore Martorano, in cui sarà illustrato il Piano della Regione per Tinchi. E’ grave, per i manifestanti, che, prima ancora dei capigruppo, Martorano non abbia sentito l’esigenza di spiegare il piano ai comitati e ai cittadini in lotta permanente sul tetto dell’Ospedale da oltre 150 giorni. I manifestati, stanchi e provati, hanno annunciato che le manifestazioni sono finite. Se non ci saranno risultati concreti e se la regione non attuerà quello che è stato già concordato, ne faranno una sola, l’ultima ma di protesta estrema e disperata. A Centro Agricolo, sede della ex colonia confinaria che ospitò, tra gli altri, Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente, i cittadini che manifestano bruceranno i loro certificati elettorali, guidati da Domenico Giannace, presidente del Comitato Difesa Ospedale, e da Pietro Tamburrano dei Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto. “Con la Costituzione in una mano e il certificato che sarà distrutto nel luogo simbolo della democrazia calpestata”.
I Comitati aspettano una risposta chiara e definitiva, nero su bianco, che assegni a Tinchi funzioni nuove, ma con servizi efficienti a partire dal ripristino immediato del pronto soccorso con le reperibilità mediche, chirurgiche e anestesiologiche e dei posti letto promessi.
Giuseppe Coniglio.