Domenica 26 settembre in Piazza Vittorio Veneto giornata di sensibilizzazione a favore dell’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche per spiegare e sensibilizzare la cittadinanza nei riguardi di questa malattia. Nel gazebo sarà presente anche la responsabile dell’Aisa di Matera Roberta Benedetto.
L’atassia (dal greco ataxi?, disordine) è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende difficoltoso eseguire i movimenti volontari.
Il centro della coordinazione dei movimenti muscolari è il cervelletto che elabora gli impulsi portati ai muscoli dal midollo spinale e dai nervi periferici. L’atassia può quindi essere provocata da problemi sia a livello del midollo spinale che a livello dei nervi periferici. Le conseguenze si manifestano con la mancanza di coordinazione fra tronco e braccia, tronco e capo, ecc. Vi sono inoltre dei disturbi associati, quali incoordinazione dei movimenti dell’occhio, incontinenza, difficoltà di deglutizione e movimenti involontari di arti, capo e tronco.
Simbolo della giornata e dell’AISA è un fiore composto da tre petali rossi con un cuore bianco. Il significato poetico e toccante è l’innocenza del malato (al centro) che si trova a dover fronteggiare la malattia con il supporto ed il sostegno amoroso della famiglia, i dottori, e gli amici che sempre sostengono il malato con il cuore. Un piccolo simbolo, dolce poiché composto da confetti, che verrà donato a tutti coloro che passeranno dal gazebo dell’AISA.
Un modo per far propria, in una giornata di festa, la conoscenza di un’associazione che finanzia una propria Commissione Medico Scientifica, formata da ricercatori di varie università italiane, il Presidente della Commissione è il Prof. Filla dell’Università di Napoli, il Garante della Commissione è il Prof. Longo già Direttore dell’Istituto Superiore di Sanità e che tra mille difficoltà affronta l’Atassia al fine di debellare questa malattia.
Roberta Benedetto, come volontaria e responsabile per Matera dell’AISA, pensa che: “la giornata di domenica 26 settembre possa essere un’occasione per chi soffre di questa malattia di riuscire a trovare un maggior sostegno per i propri disagi all’interno della propria comunità…”e vi aspetta sotto il gazebo domenica 26 settembre per consegnare il dolce fiore della speranza dell’AISA.