LE DONNE DELLA BASILICATA: PANCIA MIA COME TI ODIO!
Più di una su due non la sopporta e il 77%, la percentuale più alta raggiunta nella penisola, dichiara di soffrire di gonfiore, figlio di stress
e cattive abitudini alimentari
I dati, rappresentativi di 184 mila donne dai 18 ai 64 anni residenti in Basilicata, sono stati raccolti ed elaborati da Astraricerche per conto di Activia. Dallo studio emerge che l’utilizzo delle contromisure ‘tradizionali’, come farmaci e lassativi, ha un ruolo secondario a favore del consumo di frutta e verdure (60%) e yogurt con fermenti (43%) e del bere molta acqua (32%).
14 ottobre 2009 – È la pancia, in una ideale classifica lucana delle parti del corpo meno amate dal gentil sesso, a dominare la graduatoria. Per il 55% delle donne della Basilicata, l’addome è infatti il principale problema estetico da sopportare. Lo dimostra un’indagine realizzata nel giugno 2009 da Astra Ricerche per conto di Activia (Danone).
Lo studio è stato condotto attraverso 1.245 interviste, somministrate con il metodo CAWI (Computer Aided Web Interviewing) a un campione rappresentativo delle italiane tra i 18 e i 64 anni, pari a un universo di circa 18.8 milioni di donne. I dati della Basilicata sono stati associati per omogeneità di campione a quelli di Calabria e Campania.
Tra i principali problemi della pancia, secondo i giudizi femminili, domina il senso di gonfiore, avvertito più o meno spesso dal 77% delle donne del campione e legato prevalentemente ad uno stile alimentare non corretto. Si tratta della percentuale più alta raggiunta nella penisola. A seguire, una sgradevole sensazione di pesantezza e la percezione che il transito intestinale sia particolarmente lento. Alla base della sensazione di gonfiore le donne riconoscono cause legate a tensioni, nervosismo, stress della vita contemporanea (63%), sedentarietà (52%) e ciclo mestruale (39%). Inoltre il 31% del campione chiama in causa certi cibi, il 36% collega i fastidi con la scarsa assunzione di poca acqua e un identico 36% riconosce di avere uno stile alimentare poco equilibrato. Sommando queste ultime indicazioni, è evidente che l’alimentazione gioca un ruolo importante, configurandosi come prima causa riconosciuta per la sensazione di gonfiore.
“Manifestato dal 77% delle intervistate, il gonfiore si è dimostrato in Basilicata, così come in Calabria e Campania, un fastidio più diffuso che nelle altre regioni d’Italia dove la media si attesta intorno al 75%” commenta Enrico Finzi, presidente di Astraricerche. “Le donne del sud hanno comunque riportato valori molto simili a quelli registrati nel resto del paese per quanto riguarda la generale insofferenza verso la propria pancia”.
“I dati sul gonfiore dimostrano come sia un problema largamente diffuso tra le donne” afferma Lucio Capurso, Gastroenterologo, Consulente Centro Ricerche Cliniche Azienda Ospedaliera San Filippo Neri di Roma. “Si tratta della conseguenza naturale del transito lento, che, come evidenziato dallo stesso campione preso in considerazione, è spesso causato da cattive abitudini alimentari, ansia e stress. Per contrastarlo si può agire principalmente con un’alimentazione equilibrata ricca in fibre e grazie all’aiuto di alimenti specifici come i probiotici”.
Il corpo che cambia
La pancia è in cima alla lista delle parti del corpo che più mostrano i segni del tempo, e il cambiamento della pancia è percepito anche in archi di tempo molto limitati, addirittura nelle 24h.
“Se si misura la circonferenza addominale nel corso della giornata si evidenziano differenze sostanziali, quindi la percezione di cambiamento nell’arco delle 24h è più che giustificata. La pancia è forse la parte del corpo che muta con maggiore frequenza e intensità nel breve e lungo periodo” sottolinea il Prof. Capurso. “Queste variazioni sono anche certificate dalla letteratura scientifica: un recente studio clinico condotto dall’Unità di Neurogastroenterologia dell’Ospedale di Manchester ha per primo indagato le variazioni della distensione addominale. In particolare, ha valutato gli effetti sul girovita di un campione femminile del consumo di latte fermentato con Bifidus ActiRegularis: ne è risultato che il suo consumo regolare porta a una riduzione del 77.3% della distensione addominale massima, corrispondente a una riduzione massima di 4,1 cm, segno che un’alimentazione integrata con uno specifico probiotico può agire efficacemente sul gonfiore”.
Alla domanda sui rimedi che le donne usano per affrontare questi problemi risulta che i lassativi giochino ormai un ruolo del tutto secondario: i farmaci sono citati solo dal 10%, mentre i lassativi naturali arrivano ad un 6%, altre soluzioni “tradizionali” hanno visibilmente perso importanza, a partire dai succhi di frutta (16%). Le contromisure più accreditate rimangono, invece, il consumo regolare di frutta e verdura (60%), bere un litro e mezzo d’acqua o più al giorno (32%) e soprattutto il consumo di yogurt con fermenti (43%).
La pancia condiziona anche l’umore: con l’aumento di questi fastidi diminuisce proporzionalmente anche l’allegria e l’ottimismo che scendono per il 60% delle donne. Ma in generale è il benessere fisico e psicologico a risentirne come testimoniato rispettivamente dall’83% e dall’82% delle donne.