“I polipi dello stomaco”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 58° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Tratto questo argomento, che sino a poco tempo fa era di nicchia, perché oggi, in particolare con il diffuso uso dei farmaci PPI (gli inibitori della pompa protonica, denominati impropriamente “protettori” ), è diventata frequente, nei pazienti che eseguono una EGDS, la diagnosi di polipo o poliposi dello stomaco, che spesso li allarma. Va tuttavia tenuto conto, che poiché alcuni dei polipi benigni dello stomaco, possono, col tempo, trasformarsi in tumori maligni, la loro identificazione e tipizzazione rientra nei programmi di prevenzione del cancro dello stomaco.
I polipi gastrici sono formazioni benigne che si riscontrano occasionalmente nel corso di una EGDS, di solito asintomatiche; solo se hanno dimensioni superiori al centimetro possono dare come unico sintomo una perdita cronica di sangue dalla superficie e quindi una anemizzazione cronica.
E’ molto importante che i polipi gastrici vengano inquadrati e tipizzati, perché l’evoluzione verso la malignità è molto differente tra i diversi tipi.
Essi vengono distinti in tre tipi istologici: i polipi ghiandolari fundici, i polipi iperplastici e quelli adenomatosi. Analizziamoli singolarmente:
I polipi ghiandolari fundici sono definiti anche ectasie ghiandolari cistiche del fondo gastrico, cioè non sono dei veri polipi, ma degli pseudopolipi, cioè sono le ghiandole del fondo gastrico che, ripiene di acido cloridrico, si dilatano a determinare numerose e piccole formazioni rotondeggianti, di dimensioni non superiori ai 5 mm., che sembrano numerosissimi polipi,e si riscontrano nelle regioni dello stomaco che producono l’acido cloridrico, il fondo ed il corpo gastrico, non si rinvengono quasi mai nell’antro gastrico. Il loro riscontro è notevolmente aumentato negli ultimi 20 anni, parallelamente al diffondersi dell’uso dei PPI, probabilmente a causa non solo di un rallentamento della produzione di acido cloridrico, ma anche della sua escrezione con conseguente dilatazione cistica delle ghiandole che simulano dei polipi, ma non lo sono.
Essi rappresentano il 50% circa tra tutti i polipi gastrici e, attualmente, vengono diagnosticati nell’8% delle EGDS eseguite. Non determinano alcun sintomo, non hanno alcuna potenzialità evolutiva e si mantengono di dimensioni inferiori ai 5 mm.Un gastroenterologo ed endoscopista esperto non ha bisogno neppure dell’esame istologico per la diagnosi, solo se qualche pseudopolipo dovesse superare i 10 mm. vale la pena asportarlo per avere la sua completa istologia in quanto potrebbe non essere uno pseudopolipo ghiandolare, ma un adenoma, che ha tutta un’altra storia.
I polipi adenomatosi rappresentano solo il 10 % tra tutti i polipi gastrici, ma hanno una alta potenzialità evolutiva, infatti più del 10% si trasformano, in 4 anni, in carcinoma iniziale e tali possibilità aumentano con il passare del tempo, se non vengono asportati. Non è sufficiente la semplice biopsia, perché potrebbero sfuggire alcuni focolai di degenerazione, è necessaria la completa asportazione per via endoscopica e l’esame istologico del polipo in toto.
Una categoria ancora più seria, fortunatamente molto più rara, è la poliposi gastrica in corso di FAP (Familiar Adenomatous Poliposis) in cui più del 40% dei polipi presentano displasia; in tale caso se il polipo è unico si asporta endoscopicamente, con successivo stretto follow up,se, invece, sono multipli può essere indicata, in caso di focolai multipli di displasia, anche l’asportazione preventiva dello stomaco.
Una terza categoria di polipi è rappresentata da quelli iperplastici, che rappresentano il 40 % dei polipi gastrici, difficilmente essi degenerano, in genere lo fanno se c’è metaplasia intestinale e displasia (di cui abbiamo parlato nel capitolo dedicato alla gastrite cronica atrofica e all’Hp); il polipo iperplastico superiore ai 10 mm., se possibile, va comunque asportato endoscopicamente, altrimenti va controllato periodicamente con EGDS ed istologicamente.
Infine solo un cenno a quelle formazioni benigne che possono apparire come dei polipi della parete gastrica, i miomi, i lipomi, i fibromi. Prendono origine dagli strati più profondi della parete gastrica e sono rivestiti da mucosa normale. Non hanno alcuna tendenza evolutiva, nella loro diagnosi può avere un ruolo la esecuzione di una ecoendoscopia, o di una TAC con mdc, specie nella differenziazione col GIST (Gastrointestinal Stromal Tumors).
Come si vede la prevenzione del cancro dello stomaco passa anche attraverso l’esatto inquadramento diagnostico dei polipi gastrici, che, ripeto, sono nel 90% dei casi asintomatici e che, di solito, vengono riscontrati occasionalmente durante una EGDS eseguita per altri sintomi digestivi.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it