Il fegato: cenni di anatomia e fisiologia. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 117° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
E’ l’ultimo degli organi della gastroenterologia che prendiamo in esame in questa nostra lunga conversazione virtuale che è iniziata più di due anni fa.
Il fegato è un organo che potremmo definire la centrale metabolica ed energetica dell’organismo, che ha le funzioni più complesse, di fondamentale importanza per la vita e proprio per questa è dotato di due grandi capacità: la grande riserva funzionale e la capacità di rigenerarsi.
La riserva funzionale non è una capacità specifica del fegato perchè anche altri organi ne sono forniti, come il pancreas (ne abbiamo parlato in uno dei precedenti capitoli), il cuore, i reni, alcune ghiandole produttrici di ormoni. Ma poiché il fegato è essenziale per il funzionamento di tutto l’organismo, la sua riserva funzionale è la più elevata in assoluto tra tutti gli organi: il 90%. Ciò significa che normalmente il fegato funziona solo al 10 % delle sue potenzialità e quindi, solo dopo che il 90% delle cellule epatiche è fuori uso, l’organo può dare segni clinici e laboratoristici di cattivo funzionamento, questo è un dato che i medici debbono sempre tenere in considerazione perché non bisogna aspettare l’esaurimento di questa grande riserva, cioè l’insufficienza funzionale, debbono intervenire prima.
Una capacità specifica del fegato è la sua “rigenerazione”, cioè le cellule epatiche, e quindi l’intero organo, hanno la facoltà di ricrescere. Ciò è straordinario, ma ancora più strabiliante è che tremila anni fa i Greci l’avessero già riconosciuta. Il titano Prometeo aveva sottratto il fuoco agli Dei, che era una loro prerogativa, e, nascondendolo nella cavità ignifuga di un tronchetto di ferula, lo aveva donato agli uomini. Zeus per punirlo lo fece incatenare ad una alta scogliera e, di giorno, la sua aquila reale si cibava del suo fegato, che gli ricresceva di notte!
Tali straordinarie capacità di rigenerarsi sono tuttora utilizzate nelle attuali metodiche ditrapianto di fegato. Si è visto, infatti, che, in un paziente in cui il fegato è completamente distrutto da una patologia che ha esaurito tutto il 90% di riserva funzionale, il trapianto solo di una parte di fegato, fornito da un donatore sano vivente, non solo attecchisce, ma si accresce, si rigenera sino a ricostruire un nuovo organo sano che svolge le fisiologiche funzioni di “centrale metabolica ed energetica” tali da permettere al soggetto trapiantato una vita normale.
Ed ora credo che siano indispensabili al fine di comprendere le patologie epatiche di cui andremo ad interessarci nei successivi capitoli, alcuni cenni di anatomia e di fisiologia, cioè dove è collocato il fegato e come funziona e cercherò di farlo nella maniera più comprensibile possibile per i non addetti ai lavori.
Il fegato è collocato nella parte destra dell’addome, in alto, sotto il diaframma (un muscolo pressochè trasversale) che separa la cavità addominale da quella toracica, il fegato contrae rapporti col colon, lo stomaco, il pancreas, la milza, inoltrealcuni canalicoli (i dotti epatici ed il coledoco) permettono il deflusso della bile, , nella seconda porzione del coledoco, il cui flusso è regolato da un minuscolo organo che si definisce papilla del Vater; la bile servirà , insieme ad altri enzimi, all’assorbimento dei grassi.. Ma è di estrema importanza per le funzioni del fegato il fatto di essere posto al centro di un sistema circolatorio, il piccolo circolo, che è un circolo venoso che convoglia il sangue dell’intestino al fegato, e il grande circolo in cui il fegato, attraverso le vene epatiche convoglia le sostanze metabolizzate o trasformate in elementi energetici, nella circolazione sanguigna principale che raggiunge tutti gli organi.
L’intestino assorbe le sostanze nutritive, cioè gli zuccheri, le proteine, i grassi, le vitamine, gli elettroliti, i minerali, questi vengono veicolati dalle vene mesenteriche che confluiscono in una grossa vena, denominata vena porta, che entra nel fegato in cui apporta tutto ciò che è stato assorbito dall’intestino. Queste sostanze nutritive vengono “elaborate” dal fegato, ridotte in particelle più piccole e quindi immesse nella vena cava superiore, una grossa vena che entra nel cuore che distribuisce le sostanze nutritive, attraverso la circolazione sanguigna, o grande circolo,che raggiunge tutti i distretti dell’organismo, anche i più lontani, come abbiamo già accennato. Il fegato, inoltre, è anche deputato ad eliminare l’emoglobina che ha ormai svolta la sua funzione all’interno dei globuli rossi, formando la bilirubina che viene convogliata attraverso le vie biliari nel piccolo intestino, in particolare nella seconda porzione duodenale attraverso la papilla del Vater. La bile così riversata nell’intestino servirà all’assorbimento di alcune sostanze nutritive; è questo un sapiente esempio di riciclo di ciò che non ci serve più. Le patologie delle vie biliari sono state già trattate qualche tempo fa, per cui in questa sede non ce ne occuperemo, dando spazio solo alle patologie inerenti il parenchima epatico.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it