L’alimentazione nelle esofagiti da caustici. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 91° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive
Continuiamo il nostro excursus sull’alimentazione nelle patologie gastroenterologiche con questa patologia che, come abbiamo detto nel capitolo ad essa dedicato, è una affezione molto grave dell’esofago conseguente all’ingestione di sostanze caustiche, acide o basiche, che avviene accidentalmente o a scopo autolesionistico.
Una circostanza in cui tipicamente avviene l’ingestione accidentale dei caustici è quando dei detersivi potenti, incolori, e a volte anche insapori, vengono conservati nelle bottiglie dell’acqua minerale e scambiati per questa. Mi sono capitati più casi del genere o tra le mura domestiche, o addirittura al bar in cui al cliente che aveva chiesto dell’acqua minerale era stata servita invece una sostanza caustica conservata in una bottiglia di acqua minerale, di vetro, che l’addetto alle pulizie aveva magari travasato per non gettare via il contenuto di una tanica usato in buona parte ma non completamente. Ovviamente il malcapitato se ne accorge subito al primo sorso, ma basta anche solo una minima quantità per provocare gravi danni. Perciò, soprattutto ora che al bar, insieme al caffè, si serve anche dell’acqua minerale, è necessario che il barman faccia bene attenzione quando serve dell’acqua minerale da una bottiglia già aperta, anche il cliente dovrebbe aver cura di verificare la provenienza di quell’acqua.Subito dopo l’incidente, specie se questo è avvenuto in casa, è importante che chi soccorre il malcapitato si guardi attorno alla ricerca della confezione della sostanza caustica ingerita; questo fornirà importanti indicazioni sulla successiva terapia in fase acuta e sulla individuazione dell’antidoto. Immediatamente, sempre nella fase acuta, in attesa che arrivino i soccorsi, l’unica cosa da fare è fare ingerire al soggetto, se ci riesce, acqua o latte allo scopo di diluire la sostanza caustica ingerita nell’esofago e nello stomaco. Non bisogna assolutamente provocare il vomito! Perché la risalita della sostanza caustica dallo stomaco all’esofago e al cavo orale esporrebbe ad ulteriore contatto con aggravamento delle lesioni. Le fasi successive verranno gestite al pronto soccorso e nei reparti ospedalieri, il paziente verrà tenuto digiuno e sarà sostenuto per via parenterale.
Il problema si presenterà inevitabilmente nelle settimane e nei mesi successivi all’evento acuto, quando gli esiti cicatriziali restringeranno inevitabilmente il calibro dell’esofago e ostacoleranno il passaggio del cibo con seri problemi per l’alimentazione. Questa sarà necessariamente liquida nelle prime fasi per passare successivamente ad una semiliquida, in funzione della risposta del paziente alle varie terapie attuate e della gravità del restringimento. Ovviamente oltre ad evitare cibi ad azione irritativa o di stimolo agli spasmi esofagei quali caffè, alcolici, cioccolata, spezie, insaccati, è necessaria una somministrazione estremamente frazionata del cibo liquido o semiliquido (anche 7-8 volte al giorno), lentamente e a piccoli sorsi. Ogni caso avrà le sue indicazioni alimentari riguardo alla consistenza del cibo da deglutire e dipenderà dall’entità del restringimento dell’esofago e della risposta alle terapie.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it