Si è svolto venerdì 20 maggio presso l’Ospedale San Carlo il 10° Forum di Medicina del Dolore “Stati Generali Puglia-Basilicata “ con il patrocinio dell’ANMDO (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere) e della FederDolore (Società Italiana dei Clinici del Dolore).
I lavori sono stati coordinati dal Dr. Antonio Giardina (Responsabile dell’Unità Terapia del Dolore dell’Azienda da Ospedaliera del San Carlo), dal Dr. Leonardo Consoletti (Direttore Responsabile SSVD Medicina del Dolore Ospedali Riuniti Foggia) e dal Dr. Antonio Battista (Direttore ANMDO).
Sono intervenuti per i saluti istituzionali l’Assessore regionale alla Salute e alle Politiche Sociali e Vice Presidente della Giunta Reg.le di Basilicata Francesco Fanelli, il Direttore Generale AOR San Carlo di Potenza Giuseppe Spera e il Presidente Ordine dei Medici di Potenza Rocco Paternò.
Un evento di notevole rilevanza scientifica ma anche di etica professionale e umana che si è articolato attraverso una serie di sessioni magistralmente moderate e che si sono soffermate a riflettere su temi quali:
Medicina del dolore in Basilicata;
Lettura magistrale:la Medicina del dolore quale patrimonio anestesiologico;
La Terapia del dolore in Italia:una storia di eccellenza in progress;
Rete del dolore in Puglia:modello esportabile o perfettibile?;
Ospedale-Territorio senza dolore:perchè nessuno deve essere lasciato solo;
Rete della Terapia del dolore nella Regione Basilicata: cosa abbiamo e cosa manca;
Sistemi di Modelli organizzativi per la terapia del dolore di prossimità;
Esperienza di governance e sviluppo con centri ospedalieri di secondo livello;
Il ruolo dei MMG nella Rete di Terapia del dolore;
Consumo di Farmaci oppiacei AOR San Carlo con riferimento ai dati regionali.
Nello specifico, inoltre è stato affrontato il tema della “Polineuropatia Diabetica dolorosa” e si è discusso delle complicanze da Diabete, attraverso una puntuale relazione affidata alla dottoressa Elefante (Dirigente Medico UOC Endocrinologia AOR San Carlo), con approfondimenti circa il trattamento farmacologico del dolore acuto e cronico, sul piede diabetico ischemico e sulle indicazioni e le tecniche della rivascolarizzazione.
Molto interessante, infine, la tavola rotonda moderata dal Direttore Sanitario del San Carlo, dottoressa Bellettieri, sullo stato dell’arte circa la Medicina del dolore in Puglia e Basilicata che ha visto confrontarsi professionisti e rappresentanti delle Associazioni di Pazienti, tra cui il Presidennte dell’ALAD Fand Antonio Papaleo che ha inteso rimarcare alcune specificità ed in particolare un pressante invito alle istituzioni preposte a fare molta prevenzione al fine di evitare l’insorgenza del Diabete che, essendo malattia asintomatica, la si scopre quanto insorgono le complicanze alquanto terrificanti, tra le quali la “Neuropatia” anticamera del “Piede Diabetico”, tra le prime cause di amputazione non traumatica dell’arto e, perciò stesso, assolutamente invalidante con ripercussioni sulla qualità di vita, oltre che di notevole incidenza sulla spesa sanitaria e su quella sociale; da qui, l’appello a far si che non siano lasciate sole le Associazioni dei pazienti nel dover sostituire le Istituzioni nella promozione di campagne di informazione circa le devastanti complicanze cui si va incontro se non si interviene sulla prevenzione, oltre che nel miglioramento delle cure, le più appropriate e innovative, qualora insorge la complicanza, sia nel determinare una appropriata “ Educazione Terapeutica”, così come prevede espressamente la Legge Nazionale 115/87, ma con riflessioni appropriate e mirate come quelle previste durante il convegno su tema del “Dolore” e fino a determinare tutte quelle prestazioni specialistiche che ancora oggi non figurano nei LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza ); tanto è stato anche sollecitato in una logica di migliore attenzione all’assistenza dei pazienti residenti nelle periferie del territorio, come accade per realtà quali la Basilicata, semmai riflettendo opportunamente nella imminente organizzazione degli Ospedali e delle Case di Comunità che saranno attivate attraverso le rivenienti risorse del PNRR, specie attraverso una corretta e mirata implementazione dello strumento di Telemedicina.