Giovedì 7 novembre 2019 alle ore 15.30 nella Chiesa del Cristo Flagellato dell’ex ospedale San Rocco a Matera è in programma il 31° congresso nazionale dell’AIF (Associazione Italiana Formatori) sul tema “La neuro formazione. Scienze della mente e del cervello applicate all’apprendimento”.
Il Convegno sarà itinerante e si svolgerà venerdì 8 novembre 2019 dalle 9 alle 19,30 nella sala congressi della Casa di Spiritualità Sant’Anna e sabato 9 novembre 2019 dalle 9 alle 14,30 nella Casa Cava, nel Sasso Barisano di Matera.Il Convegno è itinerante a rappresentare simbolicamente il viaggio dell’Uomo e dell’Umanità.
Il Convegno Nazionale di AIF è l’evento più importante in Italia destinato a Professionisti della Formazione e a tutti coloro che si occupano di Risorsa Umana in contesti pubblici e privati ed ha registrato l’iscrizione di circa 400 Soci AIF provenienti da tutte le regioni.
Durante le 3 giornate di studi si racconterà il cammino della Mente Umana e lo sviluppo dei Processi legati al Neuro-Apprendimento ed interverranno Neuro-Scienziati, Linguisti, Genetisti di fama internazionale insieme ad Esperti di Apprendimento.
Coordinamento Scientifico del Genetista “Edoardo Boncinelli” e del Direttore di AIf Academy Antonello Calvaruso.
Non siamo gli stessi di 10.000 anni fa! Nel corso della nostra evoluzione siamo stati assoggettati a una serie di “barbarie”, tra le quali la scrittura e il linguaggio, che hanno notevolmente contribuito alla modificazione profonda del nostro cervello
e della nostra coscienza. La stessa digitalizzazione può esser vista come una super-scrittura che sta ulteriormente modificando i nostri processi mentali. Praticata con misura potrebbe rappresentare un avanzamento, utilizzata impropriamente può essere fonte di danni. Per questo le nuove modalità di azione indotte dall’innovazione tecnologica devono essere indagare anche in termini di spessore e retroterra culturale e semantico.
Fino a pochi anni fa tutto ciò che riguardava l’apprendimento rientrava nell’ambito della filosofia, specificatamente della pedagogia. Oggi il progredire delle scoperte scientifiche nell’ambito delle neuroscienze consente di leggere l’apprendimento
attraverso la conoscenza dei processi cerebrali che di volta in volta attivano o disattivano particolari aree del nostro cervello.
Il formatore quindi, in qualsiasi contesto di apprendimento agisca, sollecita nuovi collegamenti neurali e, conseguentemente, genera un mutamento fisico della struttura cerebrale dei partecipanti.
Ecco perché è giunto il momento di rileggere i processi di apprendimento uscendo dal perimetro proprio della pedagogia per approfondire gli studi sulla coscienza e sul come e perché noi siamo la nostra coscienza. Nella ridda di processi mentali che
albergano nel nostro cervello alcuni, per ragioni che non sappiamo, accedono alla nostra coscienza cambiando natura.
È nostra intenzione pertanto avviare una riflessione seria sulla differenza tra noi esseri umani, dotati di coscienza, e gli altri viventi, per i quali più che ipotizzare la presenza o l’assenza della coscienza si può approfondire quelli che Darwin definiva
differenze di grado, non di genere. Questo ci consentirebbe di comprendere meglio i molteplici legami che connettono, all’interno del concetto di formazione, le tecniche di addestramento a quelle dell’insegnamento fino allo sviluppo e al divenire.
Lo scopo è quello di rafforzare la nostra competenza di generatori di benessere individuale e diffuso comprendendo meglio, con l’ausilio delle neuroscienze, la relazione tra mente e cervello.
Abbiamo ipotizzato un percorso che parte dalla relazione tra persona e bellezza, ovvero dall’attivazione dei circuiti dopaminici del piacere, per poi proseguire con l’analisi della soddisfazione dei bisogni del piccolo gruppo all’interno dei costrutti
socio-tecnici delle organizzazioni fino allo studio di come la consapevolezza dei pensieri lenti e pensieri veloci che caratterizzano la nostra interazione sociale possono convivere tra razionalità delle scelte economiche e possibilità di esprimersi e realizzarsi
come persona. Il cervello è un organo che prende tante cantonate, per questo è indispensabile che la razionalità chieda aiuto dell’emotività.
GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE
15.30 – 18.30
PROLOGO
Le neuroscienze, rendendo noti i meccanismi
profondi della nostra mente e del nostro
cervello, possono aiutare i formatori a
migliorare i processi di apprendimento a
supporto della costruzione del futuro?
PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO
MARIROSA GIOIA
Presidente AIF Delegazione Basilicata
GIUSEPPE ROMANIELLO
Consigliere Nazionale AIF
| Direttore Generale Unibas
SALUTI ISTITUZIONALI E MONDO
DATORIALE
RAFFAELLO GIULIO DE RUGGIERI
Sindaco di Matera
FRANCESCO CUPPARO
Assessore alle Attività produttive – Lavoro –
Formazione – Sport
PIERO MARRESE
Presidente Provincia di Matera
MICHELE SOMMA
Presidente CCIAA Basilicata
PASQUALE LORUSSO
Presidente Confindustria Basilicata
NICOLA FONTANAROSA
Presidente Confimi Industria Basilicata
INTRODUZIONE AI LAVORI
MAURIZIO MILAN – Presidente Nazionale AIF
LECTIO INTRODUTTIVE
EDOARDO BONCINELLI
Genetista e divulgatore scientifico
Sapere e conoscere
ANTONELLO CALVARUSO – Economista
I punti salienti della Neuroformazione
Interazione con i partecipanti
FERRUCCIO FIORDISPINI
Country Manager Emergenetics
La “memoria geniale”: dalle
neuroscienze a valore per gli individui e
le organizzazioni
VENERDÌ 8 NOVEMBRE
MATTINA
9.00 – 11.00
LA PERSONA: LA COSCIENZA E
L’EMPATIA
ANDREA MORO – Linguista
I confini di Babele: il cervello e l’enigma
delle lingue impossibili
Le lingue umane sembrano variare
indefinitamente ma un’indagine formale
e sperimentale mostra che invece sono il
prodotto della nostra struttura neurobiologica
CINZIA DI DIO
Scienze psicologiche e neuroscienze
Le basi neuro-anatomiche della
percezione del bello
Mentre la mente conscia è influenzata da
fattori esogeni come la moda, la conoscenza,
il valore, la mente emozionale irrazionale ci fa
vivere l’esperienza estetica consentendoci di
sospirare in ammirazione
MARCELLO MASSIMINI – Neurofisiologo
Intelligenza artificiale e coscienza
L’essenza del problema del vero significato
del nostro cervello è molto complessa. Come
si spiegano gli stati del coma, dello stato
vegetativo, dello stato di coscienza minima
fino alle nostre capacità di comunicazione e
interazione se non nel complesso rapporto tra
flussi interni ed esterni?
11.30 – 12.30
DOMANDE DAL PUBBLICO
12.30 – 13.30
RESTITUZIONE DA PARTE DEI RELATORI
Coordina PINO VARCHETTA
Psicosocioanalista e Consulente
POMERIGGIO
14.30 – 15.30
L’ORGANIZZAZIONE E IL PICCOLO
GRUPPO: L’EMPOWERMENT E I
COSTRUTTI SOCIALI
RAFFAELLA RUMIATI
Neuroscienza cognitiva
Il contributo della cognizione e del
carattere al successo scolastico
e lavorativo: un approccio
neuroscientifico
Come gli stereotipi e i pregiudizi nell’ambito
delle organizzazioni contribuiscono alla
realizzazione dei costrutti socio-tecnici e
sociali
GIORGIO VALLORTIGARA
Neuroscienziato
Gradi di coscienza animale
Partendo dalla considerazione che le
menti sono il prodotto di milioni di anni di
evoluzione biologica, si intende analizzare i
meccanismi della percezione, della memoria e
del pensiero negli animali e nell’uomo in una
prospettiva comparativa
GIANVITO MARTINO – Neuroimmunologo
Educazione, socializzazione e cultura
Come il DNA viene modificato dall’interazione
del corpo con l’ambiente. Quanto ci
compenetra e ci entra dentro. Cultura
dominante ed educazione sono trainanti per
costruire figure che garantiscano solidarietà
ed equità
16.00 – 17.00
DOMANDE DAL PUBBLICO
17.00 – 18.30
RESTITUZIONE DA PARTE DEI RELATORI
Coordina DARIO FORTI
Formatore e Consulente
SABATO 9 NOVEMBRE
9.00 – 11.00
LA SOCIETÀ E IL GRANDE
GRUPPO: DALL’ESTENSIONE DELLA
RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO NELLO
SPAZIO ALLA NEUROECONOMIA
CORRADO SINIGAGLIA
Filosofo della Scienza
Il ruolo del corpo nella costruzione
dell’esperienza
Il cervello rappresenta il nostro corpo e le
sue estensioni nello spazio. Così le nostre
azioni si plasmano in funzione delle nostre
percezioni dell’estensione del nostro corpo
nello spazio. Rilevanza sociale dei temi di
identità e della conoscenza. Implicazioni della
teoria dei neuroni specchio sulle pratiche
dell’intersoggettività
MATTEO MOTTERLINI
Filosofo Economista
Economia cognitiva e neuroscienze
Le basi neuro-biologiche della razionalità
umana attraverso lo studio dei correlati
neurali dei processi decisionali in contesti
economico-finanziari con particolare
attenzione al ruolo delle emozioni, del
rimpianto e dell’apprendimento sociale. È
possibile generare il substrato su cui fondare
politiche pubbliche più efficaci?
(intervento videoregistrato)
GIULIO GIORELLO – – Filosofo della Scienza
L’uomo nella società
Come la filosofia della scienza può fornire
informazioni utili alla formazione per
migliorare il benessere della collettività
11.30 – 12.30
DOMANDE DAL PUBBLICO
12.30 – 13.30
RESTITUZIONE DA PARTE DEI RELATORI
Coordina GIUSEPPE ROMANIELLO | Direttore
Generale Unibas
13.30 – 14.30
CONCLUSIONI | TAVOLA ROTONDA
EDOARDO BONCINELLI – Genetista
Presidente del Comitato Scientifico
ANTONELLO CALVARUSO – Economista
Ideatore della Neuroformazione
MAURIZIO MILAN
Manager | Presidente Nazionale AIF
SILVANO TAGLIAGAMBE
Filosofo della scienza
Nel corso delle giornate
il Prof. GIACOMO RIZZOLATTI
interverrà con una relazione registrata sul
tema della Neuroformazione
COMITATO SCIENTIFICO
EDOARDO BONCINELLI – Genetista | Presidente del Comitato
ANTONELLO CALVARUSO – Economista | Ideatore della Neuroformazione
GIANVITO MARTINO – Neuroimmunologo
MAURIZIO MILAN – Manager | Presidente Nazionale AIF
RAFFAELLA RUMIATI – Neuroscienza cognitiva
GIORGIO VALLORTIGARA – Neuroscienziato
COMITATO ORGANIZZATIVO
MARIROSA GIOIA – Presidente del Comitato
CANIO LOGUERCIO
EDVIGE CUCCARESE
FELICIA D’ANNA
MARIA ANTONIETTA PERGOLA
MARIA DOLORES ROSSI
RAFFAELE GIOIOSO
ROSA SOLIMENO