Da giovedì 8 a sabato 10 ottobre 2015 a Matera presso l’auditorium Gervasio in piazza Sedile è in programma il XXII congresso nazionale AIBT, Associazione italiana di immunogenetica e biologia dei trapianti.
L’evento, affidato alla segreteria organizzativa di Prisco Provider srl, è organizzato dall’Associazione Nazionale e dai Responsabili Scientifici di Matera. Fanno parte della segreteria scientificata Gianni Santarsia, Rossella Colucci, Angelo Saracino e Vincenzo Eustachio Santospirito.
Dott. Gianni Santarsia: “Il trapianto é ormai diventato il trattamento di scelta per molte malattie che compromettono in modo irreversibile la funzione di organi e tessuti. Poiché molti problemi della medicina del trapianto rimangono ancora irrisolti, é necessaria l’azione congiunta di avanzate competenze multidisciplinari per dare risposta a queste domande con tecnologie e strategie innovative.
Nonostante la ricerca nel campo dell’immunologia del trapianto abbia contribuito ad accrescere le nostre conoscenze sui meccanismi della risposta immune e a sviluppare nuovi farmaci, i risultati a lungo termine del trapianto di organi rimangono ancora non ottimali.
In pochi campi delle scienze mediche sono stati raggiunti tanti progressi in pochi decenni come in quello dei trapianti. Ne sono un esempio gli avanzamenti conseguiti nei diversi settori della fisiopatologia del rigetto di organi e tessuti trapiantati, nella messa a punto di nuovi farmaci anti-rigetto più specifici e selettivi, e nei tentativi, seppure per ora a livello sperimentale, di prolungare in modo indefinito la sopravvivenza del trapianto senza dover utilizzare in modo cronico e solo in minima misura farmaci immunosoppressivi.
A tal fine la sinergia tra le attività di immunologia del trapianto e le attività cliniche risultano fondamentali ed imprescindibili.
Il programma del Congresso infatti è finalizzato a creare linee di incontro e confronto tra l’Immunobiologia del trapianto e la Clinica del trapianto”.
In pochi campi delle scienze mediche sono stati raggiunti tanti progressi in pochi decenni come in quello dei trapianti. Ne sono un esempio gli avanzamenti conseguiti nei diversi settori della fisiopatologia del rigetto di organi e tessuti trapiantati, nella messa a punto di nuovi farmaci anti-rigetto più specifici e selettivi, e nei tentativi, seppure per ora a livello sperimentale, di prolungare in modo indefinito la sopravvivenza del trapianto senza dover utilizzare in modo cronico e ” solo in minima misura farmaci immunosoppressivi “. CIOE’ ? COSA SIGNIFICA ” E SOLO IN MINIMA MISURA FARMACI IMMUNOSOPPRESSIVI ?!?!’ SOSTITUITI DA ….???