Avrà luogo a Matera, dal 6 all’8 ottobre prossimi, il 40° Convegno Nazionale di Aggiornamento dell’AOOI – Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani. Il convegno, presieduto e organizzato dal Prof. Gennaro Larotonda – Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, riunirà nella città dei Sassi i più autorevoli specialisti di tutta Italia che aderiscono all’Associazione. Inoltre è attesa la partecipazione di illustri ospiti europei.
“Siamo onorati di ospitare questo importante appuntamento nella nostra città.” – annuncia il presidente e organizzatore del convegno – “Abbiamo registrato un consenso unanime, da parte dei colleghi otorinolaringologi, rispetto alla individuazione di Matera e della struttura ospedaliera quale sede dei lavori. Questo evento giunge a coronare i risultati lusinghieri conseguiti dalla nostra struttura e dal nostro ospedale. Oggi la risonanza virtuosa generata dalla Capitale Europea della Cultura designata per il 2019 è – fortunatamente – foriera di una domanda sempre più qualificata, in grado di generare una positiva ricaduta economica e d’immagine dell’intero territorio”.
Il programma dei lavori, accessibile sul sito internet www.aooimatera2016.it, oltre ai consueti appuntamenti tipici dell’organizzazione medico-scientifica – prevede una nutrita serie di relazioni e tavole rotonde che avranno luogo il 7 e l’8 ottobre a Palazzo Lanfranchi, nelle Sala Carlo Levi e in quella delle Arcate. “Inoltre, per il giorno prima, il 6 ottobre – aggiunge il Prof. Larotonda – abbiamo organizzato un Pre-convegno di chirurgia dal vivo, con interventi – eseguiti nelle sale operatorie dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera – che saranno videotrasmessi nell’Auditorium dello stesso complesso ospedaliero”.
Tra le tavole rotonde della due giorni di convegno, alcune sono state introdotte, nei giorni scorsi, dai curatori delle stesse. Ecco le loro prefazioni:
“Chirurgia dell’orecchio medio: microscopia vs endoscopia. Come, quando e perché” sarà il tema trattato dalla tavola rotonda curata dal Prof. Giovanni Danesi, Direttore Dipartimento Neuroscienze Papa Giovanni XXIII Bergamo e Direttore Unità Operativa ORL e Microchirurgia della base cranica, nonché Presidente AOOI, che afferma: “la tavola rotonda che io presiederò, riguarda la valutazione tra l’uso della chirurgia attraverso il microscopio operatorio o attraverso endoscopio nella patologia dell’orecchio medio: si tratta sicuramente di un tema di attualità proprio perché c’è stata una indubbia evoluzione delle metodiche, di cui appunto l’uso dell’endoscopio rappresenta sicuramente una delle più innovative. Quindi la tavola rotonda si propone di mettere a confronto le tecniche microchirurgiche, che si avvalgono dell’uso del microscopio operatorio, quindi di una chirurgia più manuale, stereoscopica – diciamo che quella che è andata sempre in voga fino ad alcuni anni fa. Recentemente si sono anche introdotte delle tecniche che si avvalgono specialmente dell’uso dell’endoscopio che propone innegabili vantaggi nella visione di quelle aree nascoste, che non possono essere completamente visibili al microscopio. Quindi si tratta di fare una comparazione sui risultati. Non si tratta di mettere in contrapposizione le due tecniche, che piuttosto sono complementari rispetto alla patologia del paziente.”
Il Prof. Carlo Antonio Leone, Direttore Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria cervico-facciale dell’Azienda Ospedaliera Dei Colli – Napoli e Presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, coordinerà i lavori della tavola rotonda “La terapia medica nelle patologie delle VADS: nuovi orientamenti”: “La patologia delle vie aeree digestive è prevalentemente, quando non è tumorale, di tipo infettivo.” – introduce la trattazione il Presidente SIO – “La parte del leone la fanno i virus, quindi è importante tenerlo presente, in quanto la terapia medica consta prevalentemente di farmaci sintomatici che consentono, attraverso l’effetto del sistema immunitario, di risolvere la patologia virale. Quindi l’antibiotico va utilizzato quando abbiamo la certezza che c’è una patologia di origine batterica o quando perdura la sintomatologia febbrile nonostante il trattamento sintomatico e allora in quel caso si dà un antibiotico di copertura. L’interesse che ha tutta la comunità scientifica, e non solo, è quella di limitare l’utilizzo degli antibiotici quando questi non sono necessari. Questo aiuterà, naturalmente, a ridurre le resistenze batteriche che ormai stanno veramente diventando in termini percentuali problematiche. Per cui, poi, quando ci troveremo di fronte ad una patologia chiaramente batterica che necessita di un trattamento antibiotico, spesso molti antibiotici non risultano efficaci.”
Il Prof. Marco Guzzo, Direttore della Struttura Complessa di ORL dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Responsabile Chirurgia Maxillo-facciale, è incaricato di curare la trattazione del tema “I tumori della cavità orale e dell’orofaringe: nuove strategie terapeutiche”. Ecco come espone l’argomento: “Abbiamo suddiviso questa sezione dedicata all’oncologia di testa e collo in due parti rivolgendo la nostra attenzione separatamente ai carcinomi del cavo orale e a quelli dell’orofaringe. In accordo con l’organizzazione del congresso ho scelto alcuni argomenti molto specifici che crediamo utili nelle decisioni cliniche quotidiane. Per quanto riguarda il cavo orale, i nostri esperti, che ringrazio anticipatamente per aver accettato questo compito, ci parleranno del ruolo di HPV nelle neoplasie del cavo orale. HPV, come sappiamo, ha assunto valore di fattore prognostico importante nei tumori dell’oro-faringe, mentre è ancora in discussione se e quale ruolo ricopra nel carcinoma del cavo orale. Ci parleranno ancora dei fattori di rischio e di recidiva locoregionale nelle neoplasie del cavo orale in stadio uno e due. Infatti circa il venti percento dei pazienti portatori di carcinoma del cavo orale in stadio iniziale, nonostante il trattamento oggi considerato adeguato, muoiono di malattia. Probabilmente esistono altri fattori prognostici o un gruppo di questi che inaspettatamente selezionano pazienti a maggior rischio di recidiva. E inoltre parleremo del trattamento dei carcinomi della mucosa geniena. La mucosa geniena rappresenta in Europa una sottosede infrequente dei tumori del cavo orale, con una incidenza di metastasi linfonodale che raggiunge il cinquanta percento. La pianificazione del loro trattamento introduce problemi di strategia oncologica funzionale e ricostruttivi. Nella sezione dedicata all’orofaringe parlerò del ruolo di HPV nei carcinomi di questa sede, che, come si diceva, ha assunto un valore prognostico predittivo di rilievo. Ed anche discuteremo del trattamento chirurgico dei tumori orofaringei di limitate estensioni – T1 e T2 – per i quali negli ultimi anni si è osservato un rinnovato entusiasmo per un approccio chirurgico utilizzando la Transoral Robotic Surgery. Queste sintetiche notizie solo per stimolare la curiosità della nostra audience.”
“Riabilitazione chirurgica della sordità” è il tema coordinato dal Direttore dell’Unita Operativa Complessa ORL e Patologia Cervico Facciale del P.O. Unberto I di Nocera Inferiore – ASL Salerno, Prof. Remo Palladino, che riferisce: “Coordinerò la tavola rotonda sulla “Riabilitazione chirurgica della sordità”. La sordità va intesa in senso più lato rispetto al concetto intrinseco di perdita completa dell’udito. La sordità è il tasso di una ipoacusia anche medio-grave. Le patologie che interessano l’orecchio medio sono tutte caratterizzate da perdita uditiva e grazie alla tecnologia attuale e alle nuove tecniche chirurgiche, riusciamo ad ottenere dei successi nella riabilitazione uditiva impensabili fino ad alcuni anni addietro. La tavola rotonda sarà articolata su dei casi clinici che ciascun partecipante presenterà. Si offrirà l’opportunità di discuterne in maniera collettiva su argomenti specifici e relativamente soprattutto alla necessità di un confronto tra esperti per patologie che hanno utilizzato particolarmente sia l’aspetto diagnostico, sia l’aspetto tecnico-chirurgico. La tavola rotonda avrà come impronta l’apertura completa verso l’uditorio cosi che ci possa essere uno scambio di natura culturale per un accrescimento non solo dei partecipanti alla tavola ma anche dell’uditorio stesso.”
Il Prof. Mohssen Ansarin è Direttore del Programma cervico-facciale e Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-facciale dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. Ecco la sua presentazione: “L’argomento di questa tavola rotonda è “La moderna sala operatoria: tecnologie, gestione e figure professionali nell’ambito della chirurgia testa e collo”. Questo tema è molto complesso perché riguarda processi organizzativi e gestionali a diversi livelli: i tre argomenti proposti alla discussione di fatto coprono quelli più significativi. Il primo è “Aggiornamento tecnologico”: negli ultimi decenni si è consolidato l’approccio mininvasivo nella chirurgia in generale e nelle ORL in particolare. Le telecamere in miniatura HD o 3D accoppiate alle nuove tecnologie chirurgiche, tipo laser, navigatore, robot e la possibilità di consultare in diretta le immagini radiologiche come CT e RM, consentono l’approccio per le vie naturali, bocca, naso e orecchio, a siti anatomici, classicamente raggiungibili con procedure esterne più invasive, ovviamente, a parità di risultati. Il secondo è “Gestione e formazione del personale”: tutto lo staff della sala operatoria, chirurghi, anestesisti e strumentisti, necessita di un adeguato training finalizzato al corretto impiego delle tecnologie oggi utilizzate. Ad esempio la gestione delle apparecchiature laser richiede competenze e conoscenze diverse da quelle del robot. Il terzo, infine, è “Sicurezza in sala operatoria”: il paziente sottoposto a narcosi, di fatto, è affidato completamente all’equipe operatoria, che è responsabile di quanto gli accade dall’ingresso all’uscita della sala operatoria. Quindi è necessario garantire la tracciabilità di ogni atto compiuto in questo periodo in cui il paziente si trova nella sala operatoria, ad esempio mediante la registrazione continua o addirittura la gestione della scatola nera, analogamente a quanto utilizzato in aeronautica. Quindi spero che questa tavola rotonda, attraverso la disamina di questi tre punti chiave, possa fornire motivi di riflessione per realizzare una sala operatoria moderna, efficiente, efficace e sicura.”
“Il moderno ambulatorio ORL: tecnologie, gestione, figure professionali” sarà il tema della tavola rotonda presieduta dal Prof. Felice Scasso, Direttore SOC ORL dell’Azienda ASL 3 Genovese – Reparto Ospedale Antero Micone: “L’importanza di un ambulatorio Otorinolaringoiatrico, è riconosciuto da tutti, rappresenta sicuramente la porta d’ingresso di ogni reparto specialistico e il biglietto da visita per l’interattività che svolge il reparto. E pertanto l’organizzazione e la dotazione tecnologica ne rappresenta una delle cose principali. La continua introduzione di nuove tecnologie nella nostra specialità, in tutte le branche che la compongono, ci ha obbligato ad ampliare l’offerta ambulatoriale passando da un ambulatorio di primo livello in cui c’è una diagnostica di base – e un orientamento nella patologia che il paziente ci propone – a ambulatori di secondo livello specializzati in particolari ambiti della nostra specialità. Durante la tavola rotonda verranno così affrontati sia i requisiti minimi strutturali – in parte dettati da normative legislative – e poi tutti i vari ambulatori di secondo livello nella loro organizzazione e dotazione strumentale, dall’ambulatorio di Otoneurologia, all’ambulatorio di Rinologia, all’ambulatorio endoscopico, con particolare riguardo a patologie della voce e alla patologia deglutitoria; infine, saranno affrontati i problemi più di tipo medico-legale, legati all’attività ambulatoriale con tutte le implicazioni medico legali che l’attività ambulatoriale può avere. A questo seguirà la discussione dei problemi trattati, per vedere di giungere a una linea guida che possa servire per tutti i reparti di Otorino.”
Il Prof. Nicola Quaranta, dell’Unità Operativa ORL Universitaria del Policlinico di Bari e Professore Associato, curerà la tavola rotonda su “La riabilitazione protesica della sordità”: “Alla tavola rotonda parteciperanno importanti esperti a livello nazionale, che si occupano sia della diagnosi che del trattamento della sordità. Ci occuperemo in particolare del ruolo delle protesi tanto della sordità in età pediatrica che in quella dei soggetti anziani e dei soggetti adulti; inoltre si valuterà il ruolo delle protesi acustiche impiantabili attraverso un intervento chirurgico. Non ultime, sono importanti le implicazioni che le protesi acustiche hanno nei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), e quindi si tratteranno le regolamentazioni ad essi relative, e quelle della protesizzazione acustica.”
“Una particolare attenzione è stata dedicata ai giovani colleghi.” – conclude Larotonda – “Essi infatti parteciperanno, nel pomeriggio del 7 ottobre prossimo, ad un’intera sezione del Convegno dedicata alle loro presentazioni; alle migliori ricerche presentate in questa parte dei lavori sarà assegnato il Premio “AOOI Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
Il Convegno AOOI – che è accreditato Agenas per l’assegnazione di crediti ECM – può contare sul patrocinio di numerose organizzazioni pubbliche e private: Ministero della Salute, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Matera, Regione Basilicata, Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Matera, insieme al FAI – Fondo Ambiente Italiano.