Matera si conferma capitale dell’innovazione nella sanità. Ad “Imaging nei Sassi” – Convegno di Radiologia Medicina Nucleare ed Oncologia, promosso dalla Società italiana di Radiologia medica (SIRM), che si terrà il 19 e 20 febbraio prossimi a Palazzo Viceconte in collaborazione con l’Ordine dei Medici della provincia di Matera, l’Asm, Comune di Matera e Regione, il tema centrale è “le macchine ibride in oncologia e la spendingreview, applicazioni cliniche”. Un evento di alto valore scientifico con la presenza di medici di radiologia medicina nucleare, radioterapia, oncologia, medicina generale provenienti da tutt’Italia. La SIRMè la società dei medici radiologi e conta, al 2015, circa 10mila soci, rappresentando una delle principali società scientifiche italiane.Fondata nel 1913, il suo scopo è la ricerca scientifica, l’aggiornamento culturale e la formazione allo studio dell’imaging biomedico, nei suoi aspetti fisici, biologici, diagnostici, radioprotezionistici e informatici.Il continuo sviluppo tecnologico delle apparecchiature per diagnostica e terapia ha portato alla realizzazione delle macchine ibride, così chiamate poiché ciascuna rappresenta la fusione di almeno due diverse apparecchiature: la TC con la PET, l’acceleratore lineare con la RM, gli ultrasuoni focalizzati con l’ecografia o l’RM e altre ancora. Scopo di questo corso autorizzato per il riconoscimento di crediti formativi è di descrivere da un punto di vista tecnico fisico queste nuove apparecchiature e di mostrare come la loro introduzione abbia al contempo cambiato il modo di lavorare dei medici radiologi, nucleari e radioterapisti. Le macchine ibride rappresentano oggi un importante punto di incontro fra le tre discipline radiologiche.Oggi sono sempre più diffusi gli strumenti e i metodi che consentono la fusione delle immagini ottenibili con le diverse tecnologie – osserva Giuseppe De Marzio, amministratore delegato del Centro Radiologico Madonna della Brunanel presentare l’evento. La PET ad esempio “vede” benissimo il bersaglio, ma non riesce a localizzarlo con l’accuratezza di una TAC, che tuttavia non è maneggevole o dinamica come un ecografo. La soluzione passa da macchine ibride come le TAC-PET, oppure dai nuovi software da ecografia e consentono di accoppiare i dati dei vari esami. In sostanza, TAC e PET eseguite separatamente vengono lette dal programma, che le sincronizza con le immagini prodotte dalla sonda ecografica: muovendo quest’ultima, quindi, si sposterà in contemporanea anche la TAC, consentendo un intervento molto preciso senza neppure sottoporre il paziente a raggi. Oltre a essere un metodo sicuro, è anche economico perché si tratta di aggiungere un semplice software all’attrezzatura per le ecografie. Nell’imaging in radiodiagnostica e interventistica la complessità dei sistemi in uso e delle metodiche d’impiego esige una stretta collaborazione e complementarietà di figure professionali differenti. . Pertanto alle competenze e responsabilità cliniche del medico radiologo, specialista dell’area radiologica, è indispensabile che vengano associate competenze e responsabilità dello specialista in fisica medica (fisico medico).