“Prima che giunga la fine per la struttura Don Uva e finisca in mano a speculatori privati già pronti a fare business, compromettendo sia i livelli occupazionali sia l’efficienza della struttura di Potenza, l’Ugl vuole essere propositiva con le Istituzioni Regionali e Nazionali affinché ancora si possano mettere in campo tutte le possibili e probabili strategie per un ‘salva Don Uva’”.
Lo hanno detto il Segretario Regionale dell’Ugl Sanità Basilicata Michele De Rosa e il Segretario provinciale della federazione di Potenza Leonardo Carriero alla presenza del Segretario Nazionale dell’Ugl Sanità Daniela Ballico giunta a Potenza con il segretario Regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e del segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano.
“Esprimiamo forte preoccupazione per la messa in vendita dell’istituto facente capo alla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza – ha affermato il segretario nazionale Ballico – Il timore dell’Ugl è che azioni di riequilibrio finanziario renderanno inevitabilmente più appetibile il nosocomio per i nuovi acquirenti, portando indubbiamente ad interventi significativi sul personale, compromettendo sia i livelli occupazionali sia l’efficienza della struttura di Potenza senza tralasciare, quelle di Bisceglie e Foggia. L’Ugl crede che ancora si faccia in tempo e sia necessario valutare con attenzione tutte le strade percorribili al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e non disperdere le professionalità che negli anni hanno sostenuto la mission dell’Opera fondata da Don Uva nel 1922 ritenendo inoltre che, prima di essere colpito l’organico, deve essere più opportuno ridurre le consulenze e gli sprechi. Nonché – conclude Ballico – aprire tavoli di confronto in Basilicata per recuperare i crediti pregressi ed insieme salviamo il Don Uva di Potenza, dove non ci stancheremo mai di affermare che si caratterizza grazie al personale medico e paramedico per la varietà di servizi, di strutture e di spazi riabilitativi, socializzanti, lavorativi, lu-dici, sportivi, ricreativi ed offre più l’immagine di una piccola città, anziché di un’Istituzione”.
Per il Segretario regionale Ugl Basilicata Tancredi ed il Segretario provinciale di Matera, Giordano, “la politica non si è mai espressa chiaramente su come intervenire a salvaguardia del Don Uva di Potenza nonostante diversi amministratori avevano più volte dato rassicurazioni sull’intenzione di incoraggiare, laddove possibile, l’acquisizione del complesso nella sua interezza per garantirne la continuità assistenziale”.
Nel documento conclusivo dell’incontro, i segretari Ugl hanno convenuto che, “và riaperta una vertenza Don Uva con relativa sospensione dell’avviso pubblico di vendita, riprendendo l’autonomia gestionale e funzionale del Centro Riabilitativo, con il coinvolgimento dell’Azienda Sanitaria di Potenza, come legiferato nel 2013 dal Consiglio Regionale di Basilicata senza che da parte delle Istituzioni regionali, coinvolgendo anche la stessa e limitrofa regione Puglia, trascurino tale questione. Altrimenti e, la continua superficialità evidenziata fortemente negli ultimi tempi, sarà da subito la causa di esternazioni di protesta che i dipendenti intendono mettere in atto a tentare l’ultima possibilità nella salvaguardia di un futuro lavorativo”.