Sì della Giunta regionale al progetto “Casa della Salute” nel centro del Basso Sinni. Martorano: “Accogliamo la domanda di salute e di benessere dei cittadini in un ambiente familiare e polifunzionale”.
La Giunta regionale della Basilicata ha approvato la realizzazione di una “Casa della Salute” a Senise: un centro per la salute e il benessere che garantisce la continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 24 ore e sette giorni su sette. Il governo, su proposta dell’assessore alla Salute Attilio Martorano, finanzierà il progetto con una somma pari a 2.400.000 euro, che va ad integrare i 2.600.936 del cofinanziamento ministeriale, e sarà erogato a favore dell’Asp per l’acquisto dell’immobile di proprietà comunale e i successivi lavori. La Casa della Salute rappresenta il punto di riferimento per tutte quelle prestazioni sanitarie che non richiedono il ricovero o particolari cure specialistiche. La struttura immobiliare è già stata individuata (si tratta di un edificio a destinazione scolastica attualmente allo stato grezzo) il cui studio di fattibilità ha già ricevuto l’ok da parte dell’Azienda sanitaria di Potenza che gestirà la struttura. La Casa della Salute di Senise sarà suddivisa in un’area accoglienza con uno sportello di prenotazioni Cup; un’area di medicina associativa con quattro studi medici; un’area per la guardia medica; un’area per gli ambulatori specialistici; un’area per gli uffici amministrativi: un’area dedicata al Dipartimento di prevenzione collettiva della salute umana, della sanità e del benessere animale e una palestra interattiva.
“La Casa della Salute – ha spiegato l’assessore Martorano – rappresenta un modello di riorganizzazione della medicina territoriale verso cui tende il Sistema sanitario, per affrontare scenari sempre più caratterizzati da un divario di risorse disponibili e da una domanda di salute destinata a crescere a causa dell’allungamento dell’aspettativa di vita. Stiamo quindi sostenendo una nuova svolta culturale e politica del Sistema sanitario che sposta il baricentro sulla territorialità. L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è di unire in un unico centro le prestazioni dei medici di famiglia, dei pediatri e della guardia medica all’insieme dei servizi socio sanitari per le tossicodipendenze, l’assistenza domiciliare, la prevenzione, i consultori. Vogliamo accogliere la domanda di salute e di benessere dei cittadini in un ambiente familiare, accogliente e polifunzionale, ideato per offrire ai cittadini una vera alternativa al ricorso all’ospedale. Allo stesso tempo – ha detto l’esponente della Giunta regionale – intendiamo assicurare al Servizio sanitario regionale una rete integrata di servizi che non prevede un distacco netto tra la funzione di committenza e quella di produzione diretta di servizi e di attività, sia territoriali che ospedaliere”.