Abolizione ticket sanità in Basilicata, nota di Mattia (Consigliere regionale PDL): Abolizione non è proprio dietro l’angolo”.
“Compartecipazione alla spesa sanitaria e le risorse da destinare alla sanità sono senz’altro temi da affrontare con urgenza per continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini. Tuttavia nell’ ambito del nuovo Patto della Salute, che il neo Ministro Lorenzin ha proposto alle Regioni, bisognerà approntare strumenti per limitare la migrazione sanitaria e rivedere le regole dei criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale perchè specie le Regioni del Sud possano garantire ai propri cittadini assistenza sanitaria di qualità”. A sostenerlo è il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia sottolineando che “l’accoglienza piuttosto “tiepida”, anzi alimentata da non poche polemiche e prese di posizione sia di Associazioni della sanità privata che da sindacati di pensionati, il target “più debole”, che ha accompagnato l’annuncio dell’Assessore alla Sanità Martorano di aver ottenuto dal Governo via libera per l’abolizione del ticket aggiuntivo sulla specialistica, testimonia che il risultato tanto atteso non è proprio dietro l’angolo. E’ indispensabile che si precisino tempi e modalità per l’entrata in vigore del provvedimento che è destinato finalmente a rendere più reale il diritto alla salute.
Non va sottovalutato che la riduzione del disavanzo 2012 da parte del sistema sanitario regionale si spiega proprio con l’introduzione, da ben 19 mesi, del ticket sulla specialista ambulatoriale che, come è noto, è tra i più alti d’Italia e di cui non conosciamo ancora l’esatto ammontare dell’incasso da parte delle due Aziende sanitarie. Siamo sempre in attesa della proposta di rimodulazione del ticket e non si può ignorare che la tassa sulla salute pagata direttamente dalle famiglie lucane ha contribuito a rimettere in ordine i conti e che se c’è un risparmio va a merito degli utenti del Ssr”.
“La Basilicata – sottolinea Mattia – come segnalano le associazioni della sanità privata accreditata, tra cui Sanità Futura, sbandiera l’eliminazione del ticket aggiuntivo come ennesimo risultato della “virtuosità” della spesa sanitaria senza tener conto del flop sugli incassi (rispetto al preventivato) e della crescita degli esonerati dal pagamento del “superticket”. Purtroppo, registriamo che si continua a fare propaganda quando invece, come evidenziano i dati dell’ Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, si verifica un forte calo di ricette, tra 2011 e 2012, pari ad oltre il 17% di prestazioni. In particolare è cresciuta la domanda di chi è esente dal ticket, ma tracolla quella di chi non è esente. Questa situazione contradditoria sollecita un confronto reale, senza nascondere la realtà, anche con le associazioni delle strutture sanitarie private che a vario titolo hanno da tempo proposto un incontro all’assessore Martorano per affrontare le priorità che riguardano utenza ed operatori”.
Abolizione ticket sanità in Basilicata, nota di Restaino: “Bene cancellazione del ticket sanitario”.
Il capogruppo del Pd in Consiglio regional esottolinea la positiva azione messa in campo dall’assessorato alla Sanità, di concerto con la politica del governo regionale. “Un’azione positiva e concreta per le famiglie lucane”
“La cancellazione del ticket sanitario aggiuntivo sulle prestazioni specialistiche è un intervento concreto in sostegno alle famiglie lucane”. E’ il commento del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Erminio Restaino secondo il quale “in una fase di contrazione delle risorse pubbliche con tagli che investono i settori più significativi per lo sviluppo di una comunità e in una situazione già fortemente compromessa dalle continue restrizioni imposte negli ultimi anni alla spesa sanitaria e sociale e dal contenimento dell’offerta di servizi, bisogna sottolineare la positiva azione messa in campo dall’assessorato alla Sanità, di concerto con la politica del governo regionale, per l’abbattimento del ticket sanitario”.
“Va ricordato – aggiunge Restaino – che il ticket aggiuntivo fu introdotto dal governo Berlusconi con la legge 111 del 2010 che prevedeva una spesa fissa di 10 euro su ogni ricetta specialistica. Tutti avevano l’obbligo di pagare questa somma, senza alcuna previsione di esenzione per reddito, con un aggravio significativo sul capitolo di spesa delle famiglie più bisognose. In seguito a questo intervento normativo, la Regione Basilicata, nell’ottica di una visione autonoma dell’azione politica in materia di sanità, per alleggerire la spesa dei cittadini, è stata costretta a rimodulare la quota aggiuntiva distribuendola per fasce di reddito e fino ad una soglia di 30 euro. Non pochi sono stati i disagi per i cittadini”.
“Oggi – conclude il capogruppo del Pd – in seguito ad una seria e responsabile fase interlocutoria tra l’assessorato alla Sanità, la Regione Basilicata e i ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze, si è raggiunto un obiettivo significativo per i cittadini lucani, quello cioè dell’eliminazione del ticket aggiuntivo sulle prestazioni specialistiche. Il provvedimento che sarà esecutivo dal 1 luglio in seguito all’approvazione in quarta Commissione consiliare, muove da provvedimenti virtuosi della Regione Basilicata che, con l’azzeramento del deficit di 40 milioni di euro, è riuscita a mettere in campo un’azione positiva e concreta per le famiglie lucane”.