L’ADOC di Basilicata, è un’associazione di consumatori che mette in evidenza i disservizi e le criticità che i cittadini e gli utenti sono costretti a sopportare da chi, per incapacità, incompetenza o mala fede, è tenuto a fornire i servizi richiesti.
L’Ospedale San Carlo non è immune dalle critiche. L’ADOC di Basilicata, con la segnalazione dei disservizi, non ha offeso nessuno e men che meno i lavoratori.
La piccata risposta dell’Azienda mostra solo che anziché risolvere i problemi si preferisce difendere l’indifendibile.
Circa la fondatezza delle critiche basta chiedere agli addetti agli sportelli che, senza colpa, hanno sopportato le proteste degli utenti. Del resto, in precedenza, ci sono state già “vibrate proteste” da parte di utenti che, tra l’altro, noi condanniamo nel modo in cui sono state messe in atto.
L’ADOC di Basilicata spera che sia corretta l’anomalia riscontrata e si intervenga con intelligenza nel porre fine alla umiliazione che il cittadino sopporta, cioè che chi richieda un servizio, ancorché non prioritario, non sia costretto ad aspettare ore.
Infatti, dal comunicato dell’Ospedale si evince che chi ha richiesto la prestazione con la lettera “P” ha aspettato almeno 440 persone prima di essere servito (110 risposte ora per l’attesa di 4 ore). Se questo è normale allora il torto è dell’ADOC se, invece, è un errore chi l’ha fatto lo corregga se ne è capace.
Set 02