Nei giorni scorsi si è svolto a Roma, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro di Piazza Caprarica, un interessante convegno su “Advocacy, istituzioni e industria – dal confronto alla collaborazione per il cittadino”, promosso dall’IHPB (Italian Health Policy Brief) e organizzato da ALTIS (Omnia Pharma Service), finalizzato ad una riflessione a più voci “dal coinvolgimento attivo al riconoscimento del caregiver di un paziente oncologico /cronico“. Tra gli interventi previsti quello di Papaleo Antonio in rappresentanza della FAND Nazionale (Associazione Italiana Diabetici) che ha preso parte alla tavola rotonda sul tema “ Advocacy oggi, il mondo delle Associazioni; che cosa manca : la proposta perchè le attese possano essere soddisfatte”.
Tanti e tutti autorevoli gli interlocutori che si sono alternati nel rappresentare le loro riflessioni, tutte intese ad esaltare il ruolo fondamentale che svolgono le Associazioni dei Pazienti nel complesso sistema sanitario di un Paese, quale il nostro, il cui peso è in crescendo nelle scelte di politica sanitaria, ma anche per concorrere alle azioni più opportune per colmare le lacune e modificare le storture esistenti.
Una importante iniziativa introdotta da Andrea Tomasini con una relazione sulla “nascita ed evoluzione della moderna advocacy”; con il coordinamento di Stefano Del Messier – Direttore Responsabile Italian Health Policy Brief:
Papaleo nel suo intervento ha insistito circa l’importanza di rendere la Persona con diabete consapevole della sua condizione, rendendola capace di autogestirsi, a ciò corrispondendo con una maggiore attenzione alla cosiddetta “ Educazione Terapeutica “, possibile con un miglior rapporto “ Medico / Paziente “, anche in quanto un Paziente addestrato diventa sicuro veicolo di risparmio della spesa sanitaria, migliorando nello stesso tempo la sua qualità di vita e prevenendo le complicanze assolutamente terrificanti; ha richiamanto l’importanza che può e deve rivestire la pratica applicazione , su tutto il territorio nazionale, del “Manifesto dei Diritti e dei Doveri della Persona con Diabete”, di cui ricorre quest’anno il decennale.; ha richiamato, altresì, Il “Piano Nazionale Diabete“ che, sebbene recepito dalla più parte delle Regioni, andrebbe implementato, specie per il ruolo che assegna alle Associazioni dei Pazienti. Ruolo che , di fatto , sottende la concretizzazione della Advocasy in quanto corrisponde a obbietti indispensabili, quali : l’informazione, la sensibilizzazione, la partecipazione e la stessa programmazione nelle politiche da mettere in essere ; come a dire, riuscire a passare dalla letteratura alla pratica attuazione di quanto in estrema sintesi può identificarsi nell” Attivismo Civico “, vuoi nel confronto con le Istituzioni, ma anche con le stesse Aziende Farmaceutiche per meglio incidere sui livelli di Ricerca, come a dire : riuscire a coniugare “Scienza e Coscienza”.
Mar 22