I dati dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali),che ha realizzato uno “Screening” di 1200 ospedali italiani, hanno confermato anche per il 2012 le buone performance dell’Ospedale di Villa d’Agri.
E’ il commento di Filippo Massaro a nome del Csail-Indignati Lucani per il quale “innanzitutto si smentisce il luogo comune che tutti i piccoli ospedali sono da chiudere perché non in grado di garantire qualità di prestazioni e professionalità del personale. Il “modello Villa d’Agri” dimostra tutto l’opposto: ictus, infarto, artroscopia del ginocchio, patologie che grandi e piccole strutture possono fronteggiare. Tra deficit del Sistema sanitario nazionale e storie di malasanità viene da chiedersi se i piccoli ospedali siano delle risorse preziose per chi vive nel territorio o dei rischi per la sicurezza. Nell’ospedale di zona della Val d’Agri, con un bacino d’utenza molto più ampio, la risposta è nei dati ufficiali forniti dall’Agenas e persino in miglioramento rispetto al 2011.
Quasi tutti i parametri presi in considerazione sono positivi. Ciò conferma che abbiamo Pronto soccorso, Cardiologia – Utic e Chirurgia – esordisce l’ing.Filippo Massaro – che meritano l’eccellenza per competenza e professionalità degli operatori medico e paramedico. L’Ospedale di Villa d’Agri può essere paragonato alle migliori ed eccellenti cliniche europee”. Organizzazione e funzionamento dell’Ospedale sono dovuti – per Filippo Massaro – prima al dott. Rocco Maglietta e dopo al dott. Giuseppe Cugno, che hanno saputo interpretare quali potevano essere le importanti funzioni dotando l’Ospedale di opere di ampliamento e ristrutturazione, di apparecchiature tecnologicamente avanzate e di ottimo personale medico. Ecco perché basta poco per migliorare. Ad esempio – per lo Csail-Massaro – è molto impellente il “riordino capillare” in alcuni reparti quali Medicina, Endocrinologia, Pediatria, Immunologia e Ortopedia per evitare l’emigrazione dei pazienti in altre strutture esterne. E’ doveroso per i Medici di base che facciano la loro parte divulgando ai pazienti la funzionalità e l’eccellenza dell’ Ospedale del Territorio Valdagrino. Infine bisognerebbe realizzare un grande parcheggio – suggerisce Massaro – e di mettere mano anche all’arredo esterno del complesso ospedaliero zonale. Migliaia di automezzi del personale medico, paramedico, addetti alla pulizia, infermieri che seguono i corsi professionali, ecc. , autoambulanze, mezzi pubblici e privati di visitatori e parenti di degenti che quotidianamente confluiscono presso l’ospedale non trovano spazio per parcheggiare gli automezzi perché i due mini-parcheggi hanno una dotazione limitata ad un centinaio di autovetture ampiamente insufficiente . La vastissima area circostante l’Ospedale è di proprietà del comune di Marsicovetere-Villa d’Agri, e l’Amministrazione Comunale – evidenzia l’ing. Massaro – non dovrebbe lesinare di donare all’Ospedale 10 mila metri quadrati di terreno (peraltro arido roccioso e inutilizzato) per realizzare l’ampliamento dei parcheggi e la sistemazione del verde intorno l’Ospedale, attraverso la piantagione di piante autoctone. Per realizzare l’ampliamento dei parcheggi e i lavori di piantumazione del verde – conclude Massaro – sarebbe sufficiente impegnare 60 mila euro rinvenienti dalle royalties dei pozzi di petrolio della Val d’Agri–Sauro. Infine, dopo i dati incoraggianti di AGENAS è necessario consolidare e potenziare i servizi ospedalieri mettendo fine, una volta per tutte, alla “politica del gambero” cara all’Assessore Martorano che a periodi alterni parla di riduzione o chiusure reparti e altri di mantenimento degli stessi come ci insegna la vicenda dell’Ospedale di Chiaromonte per non parlare di quella più antica di Tinchi-Pisticci.
Filippo Massaro, Csail – Indignati Lucani