Si è svolto lunedì un importante convegno sui “10 anni del Manifesto dei Diritti e dei Doveri della persona con Diabete”, in cui ha preso parte con grande interesse anche l’Associazione di Genitori e di Giovani Diabetici della Basilicata.
Ad aprire i lavori, il professor Giustino Setteducati che ha dato la parola ai massimi esponenti delle due associazioni regionali. Per primo ha parlato Antonio Papaleo (ALAD-FAND) che ha sottolineato l’importanza di curare e gestire bene la patologia diabetica di Tipo 2, specialmente nella prevenzione delle complicanze, facendo presente che spesso non c’è la possibilità di imparare a gestire bene la terapia, in quanto una visita dal medico specialista dura in media sette minuti. Si è inoltre focalizzato sull’importanza di fare rete, motivo per cui ha esteso l’invito ad AGGD Basilicata, che si occupa invece di diabete di Tipo 1. Presente la presidente, Angela Possidente, che ha sottolineato che per quanto il diabete di Tipo 1 sia meno diffuso, è sicuramente più difficile da gestire e colpisce sempre più bambini in età pediatrica. AGGD Basilicata si occupa di prendere in carico non solo il paziente, ma anche tutti i componenti della famiglia che devono accompagnare il bambino/ragazzo nel corso di tutta la sua vita, e non sono pochi i problemi da affrontare ogni giorno in ambito scolastico, sociale e lavorativo.
Prendendo spunto dall’intervento di Angela Possidente, Federico Serra, Direttore della Government Affairs & Extern Relation Novo Nordisk, ha richiamato alcuni articoli di legge sui diritti del diabetico di accedere alle cure in egual modo in tutte le parti d’Italia. Ha sottolineato che il ruolo delle associazioni è importante per 3 aspetti fondamentali: la capacità di rappresentare la problematica, l’importanza di avere una leadership e richiamare l’attenzione delle istituzioni, nonché farsi portavoce delle esigenze dei soci. Un intervento molto interessante in cui Serra ha affermato che ci sono circa 26.000 persone all’anno che muoiono di diabete In Italia, molte di più di quelle che muoiono per tumori, ma nonostante questo, la patologia del diabete non viene riconosciuta come una malattia grave, spesso non viene inserita nei Lea (livelli minimi di assistenza), e poco ancora viene investito nella ricerca e nell’accesso alle cure: non esistono tanti centri di diabetologia (anche pediatrica) sul territorio nazionale.
Di comune accordo Emanuela Baio, Presidente del Comitato Nazionale per i diritti della persona con diabete e ex Senatrice della Repubblica e Paola Pisanti, Presidente Commissione Nazionale sul Diabete, sul fatto che le associazioni sono fondamentali e non deve essere sottovalutata questa patologia che è nascosta e va ad intaccare tutti gli organi portando ulteriori complicanze. La Pisanti ha inoltre mostrato i dati sanitari relativi alla percentuale di diabetici sul territorio lucano, da cui emerge che la nostra regione presenta un numero di diabetici percentualmente superiore alla media nazionale, e che il numero è in costante aumento.
“Ringrazio Antonio Papaleo per averci coinvolto in questa iniziativa che si è conclusa con una tavola rotonda tra diversi diabetologi della nostra regione. Riteniamo fondamentali i diritti e doveri della persona con diabete, nel nostro caso di tipo 1, che interessa per lo più bambini e ragazzi: si tratta di una patologia di nicchia e meno diffusa, per la quale non esiste prevenzione come per il Diabete Tipo 2”, ha affermato Angela Possidente, presidente dell’Associazione di Genitori e di Giovani Diabetici della Basilicata.