Un lungo applauso per il professor Ignazio Olivieri, una vera e propria ovazione con tutti i partecipanti che si sono alzati in piedi, ha chiuso i lavori del 17th International Conference on Behçet’s Disease.
E’ giunto al termine il congresso sulla sindrome di Behçet che ha avuto come sede la Capitale europea della Cultura per il 2019. A Matera si sono incontrati e confrontati, per tre giorni, oltre 300 fra i massimi esperti mondiali su questa patologia rara e multisistemica (che può interessare vari organi e avere anche differenti gradi di severità delle manifestazioni).
Nutrita la partecipazione degli stranieri che, fra relatori e partecipanti, ha annoverato 160 presenze. Solo per citare alcuni dati, dal Giappone sono giunti in 30 e dalla Turchia in 28, in 22 dal Regno Unito e 13 dagli Usa. Per l’Italia il relatore più atteso è stato il lucano e presidente del 17th International Conference on Behçet’s Disease. Ignazio Olivieri. Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia del San Carlo di Potenza e del Madonna delle Grazie di Matera, Olivieri è uno dei massimi esperti mondiali di questa sindrome e partecipa ai lavori della Socità Internazionale per la definizione delle linee guida per la diagnosi e la cura della malattia di Behçet. Un’eccellenza tutta lucana è anche la sua equipe: i reumatologi, Salvatore D’Angelo, Pietro Leccese, Angela Padula e Michele Gilio del San Carlo di Potenza, Carlo Palazzi del Madonna delle Grazie di Matera e l’oftalmologa Loredana Latanza di Napoli. Team che ha preso parte attiva sia all’organizzazione e a tutte le fasi del congresso, compresa la conferenza dei pazienti realizzata in collaborazione con l’associazione Simba Onlus.
Conferenza che si è svolta nell’ultima giornata, in una sede differente da quella del congresso. Un appuntamento importante, dove gli esperti che partecipavano al congresso hanno illustrato ai pazienti le ultime novità della ricerca sui vari ambiti della sindrome. Un momento di grande partecipazione e in linea con i dettami della Patient Education, che prevede un continuo scambio di informazioni fra medico e paziente.
Moderati da Alessandra Del Bianco, presidente di Simba Onlus, ai lavori della conferenza dei pazienti hanno assistito circa 200 fra pazienti e loro familiari. Fra loro anche l’atleta catanese, uno dei pochi casi di remissione del Behçet e da anni testimonial della sindrome, Francesco Scuderi.
Se l’alta qualità degli interventi degli scienziati nella fase congressuale hanno riscosso consenso, anche questo momento di formazione del paziente è stato di grande interesse.
Negli ultimi tre giorni, Matera è stata dunque Capitale internazionale della Scienza. Un momento che è stato giustamente messo in rilievo anche dalle istituzioni. All’incontro con il Comitato esecutivo e con i presidenti onorari della Società internazionale sulla malattia di Behçet tenutosi mercoledì 14 settembre, sono intervenute le massime cariche istituzionali lucane. Il sottosegretario Filippo Bubbico, il prefetto di Matera Antonella Bellomo, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il consigliere regionale Luigi Bradascio, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il direttore di Sviluppo Basilicata Giampiero Maruggi e il Direttore Sanitario dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera Piero Quinto, presenti a quest’incontro, hanno assistito anche al conferimento al professor Ignazio Olivieri del Premio Hulusi Behçet. Un premio conferito dalla Società turca di Reumatologia e massimo riconoscimento per esperti internazionali della sindrome di Behçet.
The 17th International Conference on Behçet’s Disease si svolge sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Basilicata, dell’Apt di Basilicata, delle Provincie e dei Comuni di Matera e Potenza, dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”, dell’Azienda sanitaria locale di Matera e degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Potenza e Matera.
La segreteria organizzativa è affidata alla società Allmeetings di Matera.