“A Potenza abbiamo fatto sintesi del lavoro svolto nei primi due anni della Commissione d’Albo nazionale. Tre sono i documenti di posizionamento prodotti: l’esclusività del tecnico in farmacia, la presenza del tecnico nel Comitato del buon uso del sangue e l’abilitazione al prelievo. Con il Dm 77 e il Pnrr sicuramente anche il tecnico potrà avvicinarsi al territorio e, soprattutto, ai pazienti cronici e fragili, in particolare, in questa regione dove il territorio ha una sua specificità e dove i pazienti fanno fatica a raggiungere gli ospedali”.
Lo ha spiegato il Presidente della Commissione d’Albo nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio (Tslb) Saverio Stanziale ieri a Potenza in occasione del primo di una serie di incontri promossi su tutto il territorio nazionale per incontrare i professionisti iscritti all’albo e discutere con loro di proposte e criticità del settore. Prima dell’incontro con i tecnici sanitari di laboratorio biomedico lucani il Presidente Stanziale, la Presidente dell’Ordine Tsrm-Pstrp Basilicata (che raggruppa diverse professioni sanitarie tra cui quella dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico) Arcangela Lovaglio e la presidente della Commissione di Albo Tslb Basilicata Amalia Magaldi hanno incontrato il direttore generale dell’Ospedale San Carlo di Potenza Giuseppe Spera per un colloquio sulle diverse tematiche che riguardano il ruolo e la valorizzazione dei tecnici di laboratorio.
L’incontro con gli iscritti si è, poi, svolto nella sala A del Palazzo della direzione generale dell’Ospedale San Carlo di Potenza dove in occasione del corso itinerante della Commissione d’Albo nazionale Tecnici sanitari di laboratorio biomedico dal titolo “Il posizionamento strategico della Professione sul Tslb 5.0” sono state affrontate diverse questioni, portate all’attenzione della Commissione dagli iscritti.
“Ospitare a Potenza- ha sottolineato Lovaglio- il primo incontro sui territori della Commissione d’Albo nazionale dei Tslb ha avuto per noi un grande valore ed è la testimonianza del nostro impegno a promuovere una costante e proficua collaborazione tra le professioni sanitarie ciascuna delle quali, dentro e fuori dal nostro multi ordine, può e deve dare il suo contributo in un’ottica di condivisione delle conoscenze per offrire al cittadino la migliore cura e assistenza possibile”.
Come sottolineato da Magaldi “anche in Basilicata la nostra professione vuole essere protagonista in questa fase di cambiamenti nel settore della sanità ma per farlo è necessario che le istituzioni ascoltino le nostre proposte e diano risposte alle nostre istanze”.