Giuseppe Amodeo, Presidente regionale VOLA (Volontari per l’Ambiente): “Risparmiare sui dializzati, sui trapiantati e, da parte della giunta regionale della basilicata, sugli ammalati gravi è l’ultima ottusità fatta alle spalle di chi più di altri in questo momento ha bisogno di aiuto e solidarietà”. Di seguito la nota integrale.
Vorrei fare delle critiche all’art. 21 della delibera di giunta regionale n. 1524 del 12 dicembre 2014, avente per oggetto la legge di stabilità regionale 2015, concernente il riordino delle provvidenze economiche e contributi, e vorrei precisare quanto segue. Innanzitutto che “Per tanti pazienti quel contributo è un mezzo di sostentamento”.
Il beneficio economico, previsto dalla L.R. 30/81 e successive modificazioni, attualmente ammontante a € 238,00 a favore di dializzati e trapiantati di rene, ha natura di assistenza economica e non di rimborso forfetario spese viaggio.
La misura del contributo è legata al reddito personale e la stessa non viene rivalutata da moltissimi anni come da moltissimi anni la Regione Basilicata, colpevolmente, assegna una dotazione finanziaria largamente insufficiente a coprire l’intero fabbisogno.
I trapiantati e i malati gravi oltre al dolore e ai tanti guai che hanno dovuto affrontare e affrontano sia da un punto di vista della salute che da quello economico si sono visti penalizzati fortemente per negazione di rimborsi quando si recavano a visita di controllo.
Per me ciò rappresenta una enorme ingiustizia e mi auguro che tutti i politici regionali siano capaci di mettersi per un attimo nei panni di chi soffre. A tutti questi politici di destra , di centro e di sinistra , dico “ se volete risparmiare dovete iniziare da i vostri stipendi, tagliare i vostri secondi stipendi ed eliminare tutti i benefici feudali che sono da vergogna e totalmente ingiusti.
E’ , inoltre, sbagliato considerare l’ISEE, cosi come è oggi, come elemento per il riconoscimento o meno del contributo, perché questi malati hanno case già tartassate di balzelli e terreni , spesso o sempre, incolti.
I pazienti ormai stanchi, preoccupati e angosciati non solo vivono una condizione soggettiva di profonda precarietà esistenziale legata alla malattia, ma sono costretti a subire anche una situazione umiliante: dal mese di luglio 2013 tantissimi malati non ricevono nessun contributo.
Suggerisco all’ assessore alla sanità regionale una modifica della L.R. 30/81 prevedendo criteri di equità nella corresponsione delle provvidenze economiche, anche considerando la valutazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e non del reddito personale, con soglie più razionali.
Invece l’art. 21 taglia di fatti questo piccolo sostentamento.Infatti introducendo soglie di reddito familiare lordo molto basse si riduce in maniera consistente la platea dei beneficiari e per coloro che hanno un reddito familiare superiore a € 10.000 ed inferiore a € 14.000, che certo non si possono definire benestanti, è prevista la modica cifra di € 60,00 mensili.
Non si può decidere della vita e della salute di pazienti dializzati, trapiantati, talassemici ed altri senza informarli e senza coinvolgerli, questo è inaccettabile.
Riguardo al trasporto dei dializzati, mi permetto ricordare, che lo stesso è compreso nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, che definisce i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, a completamento dell’assistenza dialitica.
Mi auguro che ciascun consigliere regionale intervenga per modificare l’impostazione dell’art. 21 della finanziaria regionale e prenda in considerazione i tanti problemi che vive il settore della nefrologia, dialisi e trapianto.
Ed infine, un invito a tutti i trapiantati : “Riuniamoci e protestiamo insieme”. Tutti quelli che lo vogliono possono telefonarmi al numero 3397240155 per organizzare un incontro nella sede regionale VOLA a Bucaletto- Potenza.