Andrisani (Tribunale per i diritti del malato): “Basilicata con pochi posti letto aggiuntivi di terapia intensiva”. Di seguito la nota integrale.
Durante l’emergenza Covid, il governo Conte emanò il decreto 34/2020, cosiddetto decreto rilancio, che prevedeva l’incremento dei posti letto per terapia intensiva e sub intensiva. In quei drammatici giorni si scopri che la dotazione di quei posti letto che avrebbero se fossero stati sufficienti, salvato la vita di centinaia di persone, era inadeguata per far fronte a quella situazione emergenziale. Da quella lezione avremmo dovuto imparare molto , ma a distanza di quattro anni dall’ ultimo monitoraggio effettuato al 3 luglio 2024, sono stati realizzati meno della metà dei posti letto aggiuntivi previsti dalla normativa.
La Basilicata dei 32 posti letto di TI previsti ne ha realizzati a distanza di quattro anni appena 11 ( il 34%) . Va meglio per i posti letto per la terapia sub intensiva dove ne sono stati realizzati 28, il 70% a fronte dei 40 previsti. Evidentemente c’è ancora molto da lavorare e la scadenza prevista dei progetti è nel 2026. Dunque ci sono appena due anni per cercare di raggiungere l’obiettivo e non perdere quei fondi necessari a mettere in sicurezza un reparto salvavita. Si parla tanto, giustamente, di prevenzione soprattutto in queste settimane dedicate. Dobbiamo essere consapevoli che esistono i cicli pandemici e che fino a quando l’uomo si porrà nei confronti della natura e dell’ambiente come invasore anziché come guardiano per noi stessi e le future generazioni, un’altra pandemia è dietro l’angolo.
I soldi ci sono , non ci sono scuse. Il tempo però stringe. Vogliamo darci da fare o vogliamo aspettare un’altra pandemia con tutte le conseguenze che già abbiamo conosciuto e che a quanto pare abbiamo già dimenticato?