Aned Basilicata: “Emergenza gravissima a Villa d’Agri: in dialisi manca il nefrologo”. Di seguito la nota integrale.
Stamattina i dializzati in trattamento presso il centro dialisi dell’ospedale di Villa d’Agri hanno dovuto attendere quasi un’ora prima di poter accedere alle sale dialisi per iniziare la terapia salvavita. Motivo: manca l’unico nefrologo di riferimento che si occupa anche di garantire il trattamento dialitico ai pazienti del centro dialisi dell’ospedale di Muro Lucano.
Non solo: i pazienti hanno iniziato la dialisi alla presenza del direttore del distretto sanitario di Villa d’Agri, che sarà sicuramente un bravissimo medico, ma non è un nefrologo.
Due fatti gravissimi che confermano quanto siano pesanti le condizioni in cui versano i centri di nefrologia e dialisi lucane, condizioni che avevamo nuovamente notificato il 10 gennaio scorso attraverso un esposto inviato al Ministro della Salute, al Prefetto di Potenza, al Presidente della Regione Basilicata, al Presidente del Consiglio regionale, all’assessore e al direttore generale del dipartimento sanità regionale e alla direzione generale e sanitaria dell’Asp.
Da anni denunciamo alle istituzioni regionali e sanitarie locali la drammatica carenza di personale medico e infermieristico in tutti i centri dialisi lucani.
Da anni segnaliamo i problemi, le difficoltà, le rinunce, le fatiche, le ansie, le preoccupazioni, le precarietà vissute dai pazienti che devono sottoporsi alle terapie salvavita tre volte la settimana e dalle loro famiglie.
Da anni proponiamo un nuovo approccio culturale per la cura delle persone affette da insufficienza renale e chiediamo l’applicazione del Piano Nazionale della Cronicità, che proprio su questo tema ha dedicato due capitoli, del documento nazionale sulla malattia renale e del Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale per le nefropatie approvato proprio dall’attuale giunta regionale.
L’unica risposta certa che ci è pervenuta è l’indifferenza!
Eppure tutte le procedure relative al concorso pubblico unico regionale, per titoli ed esami, per la copertura di n. 8 posti di Dirigente Medico della Disciplina di Nefrologia, indetto dall’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza, azienda capofila nella gestione del concorso, sono terminate con la pubblicazione dei processi verbali e della graduatoria degli idonei avvenuta il 1/12/2021 con delibera aziendale n.1488.
Nella fase di pubblicazione del concorso, gli 8 posti di Dirigente Medico della Disciplina di Nefrologia sono stati così suddivisi:
• n. 4 posti presso l’AOR San Carlo di Potenza;
• n. 3 posti presso l’Azienda Sanitaria ASM di Matera;
• n. 1 posto presso l’ Azienda Sanitaria ASP di Potenza.
Dopo due mesi dalla conclusione delle pratiche concorsuali è stato assunto un solo nefrologo che, attualmente, presta servizio presso l’Unità operativa di nefrologia, dialisi e Centro regionale trapianti dell’ospedale di Matera; gli altri due nefrologi previsti, collocati tra i vincitori del concorso, hanno rifiutato l’assunzione.
L’AOR San Carlo di Potenza non ha ancora effettuato nessuna assunzione, mentre l’ASP dovrebbe assumere un nefrologo già in carico al personale dell’ente, che presta servizio per alcuni giorni la settimana presso il centro dialisi di Chiaromonte, destinato, probabilmente, a lasciare tale centro insieme ad un altro nefrologo in procinto di trasferirsi al AOR San Carlo di Potenza.
Il centro dialisi di Chiaromonte a breve rimarrà senza medici; due soli nefrologi dovranno inventarsi qualcosa per poter garantire le terapie salvavita ai dializzati dei tre centri dialisi del lagonegrese: Lauria, Maratea e lo stesso Chiaromonte.
Un solo medico, come già detto, continua a gestire i centri di Villa d’Agri e Muro Lucano e, da quest’anno, un solo nefrologo rimarrà in dotazione al centro di Venosa, avendo l’altro medico maturato i requisiti per il pensionamento (ricordiamo che dializzati e personale sono ancora “ospiti” del centro di Rionero in Vulture).
Non va dimenticata, inoltre, la carenza di infermieri che rende molto difficile l’organizzazione di turni giornalieri di dialisi.
In sintesi, la situazione complessiva dei centri dialisi distribuiti nel territorio di competenza dell’azienda sanitaria di Potenza sarà nei prossimi giorni o settimane ancora più drammatica: 4 nefrologi, pochi infermieri, 6 centri dialisi, un centinaio di pazienti da dializzare, tantissimi nefropatici da sottoporre a visite e controlli ambulatoriali, oltre ad assicurare la reperibilità per coprire eventuali emergenze, le consulenze e tutte quelle attività dedicate alla prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da malattie renali.
E’ una situazione illegale e non più tollerabile! Una condizione folle che mette a rischio la vita dei pazienti e delle loro famiglie!
Più volte abbiamo contestato la scelta, ritenendola irrazionale e priva di senso, dell’azienda sanitaria di Potenza di prevedere, nella programmazione dei piani triennali di fabbisogno del personale, la copertura di un solo posto di dirigente medico della disciplina di nefrologia.
L’Asp per risolvere il problema della carenza di medici cosa fa? Anziché attingere dalla graduatoria del concorso appena concluso, assumere tutti gli idonei e sistemare definitivamente i centri dialisi, con delibera del 4 gennaio 2022 n. 1 indice un avviso pubblico per eventuale assunzione di nefrologi a tempo determinato, avviso che era già stato pubblicato lo scorso anno verso il mese di marzo ed è andato deserto e con delibera n. 17 del 7 gennaio 2022 firma una convenzione con l’azienda sanitaria di Matera affinché i nefrologi di Matera vadano a coprire i turni dei centri dialisi di Villa d’Agri e Muro lucano.
Scelte incomprensibili!
I pazienti in dialisi sono persone fragili, molti sono anziani, alcuni dei quali versano in condizioni critiche, hanno bisogno di un’assistenza qualificata e specifica. Da lungo tempo vivono una condizione di ansia e preoccupazione, si augurano che la loro condizione clinica rimanga stabile e non si aggravi e i loro medici godano sempre ottima salute e il fato li protegga da qualsiasi incidente.
I dializzati vanno messi subito in sicurezza; i centri dialisi devono essere dotati di tutte le risorse umane, strumentali e organizzative di cui occorrono!