Dall’8 al 10 marzo Aned organizza tre giornate di contestazione contro la carenza di personale nei centri dialisi. Di seguito i particolari.
Da diversi anni segnaliamo alle istituzioni regionali e sanitarie la drammatica carenza di personale medico e infermieristico nelle nefrologie e dialisi pubbliche lucane. Un problema complesso e delicato che rischia di compromettere, in maniera decisiva, la qualità dell’assistenza offerta peggiorando il livello di rischio clinico per nefropatici, dializzati e trapiantati.
Siamo profondamente preoccupati e amareggiati dal fatto che, nonostante i nostri continui solleciti di intervento, non abbiamo mai ricevuto nessun riscontro né ci è stata data la possibilità di un confronto per illustrare tutti gli aspetti che riguardano l’intero percorso terapeutico di prevenzione, cura e trapianto.
E’ arrivato il momento di far sentire le nostre giuste ragioni in maniera diversa.
Martedì 8 marzo 2022 lo scrivente Andrisani Donato, segretario regionale Comitato Basilicata ANED, trapiantato di rene da oltre 26 anni, non si sottoporrà ai consueti controlli ematochimici per la valutazione della funzionalità dell’organo trapiantato e del dosaggio dei farmaci immunosoppressori e non effettuerà la visita nefrologica, già programmati da tempo presso il Centro Regionale Trapianti dell’ospedale di Matera.
Mercoledì 9 marzo 2022 i pazienti in trattamento dialitico presso l’ospedale di Villa d’Agri inizieranno volontariamente la dialisi alle ore 9,00 anziché alle ore 8,00, come di consueto.
Giovedì 10 marzo 2022, ANED, con i pazienti trapiantati, dializzati e i loro familiari, organizzerà un SIT-IN di PROTESTA a Potenza, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, in Viale Verrastro, davanti al palazzo della presidenza della giunta regionale.
Contro le carenze di organico dovute ad una inadeguata programmazione, a difesa del diritto alle cure e alla sicurezza per tutti, per chiedere chiarezza al governo regionale e a coloro che gestiscono la sanità pubblica lucana sulle soluzioni immediate e di lungo termine.
E’ quanto abbiamo scritto in una nota inviata venerdì 25 febbraio scorso tramite PEC al Ministro della Salute, al Direttore del Centro Nazionale Trapianti, al Presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN), al Presidente della Società Infermieri di Area Nefrologica (SIAN), al Presidente Nazionale ANED, ai Prefetti di Potenza e Matera, al Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera, al Presidente della Regione Basilicata, all’Assessore alla Persona e al Direttore generale del dipartimento sanità regionale, ai Direttori generali delle ASL lucane e ai Sindaci dei Comuni sedi di centri dialisi pubblici – Matera, Pisticci, Potenza, Chiaromonte, Lauria, Maratea, Marsicovetere, Muro Lucano, Rionero in Vulture e Venosa.
Esprimiamo vivo ringraziamento al Sindaco di Marsicovetere e a tutti i Sindaci che vorranno aderire alla nostra protesta ed essere vicini a coloro che si recano in ospedale 3 volte la settimana, si “attaccano” ad una macchina per circa 4 ore, semplicemente per sopravvivere.
Al momento è attiva una convenzione tra l’ASP e l’ASM in cui i nefrologi di Matera, dal 1 marzo, tutte le mattine dei giorni feriali, garantiranno le cure salvavita ai pazienti del centro dialisi dell’ospedale di Villa d’Agri e la copertura di alcuni turni in altri centri di pertinenza della stessa azienda sanitaria di Potenza. Sono provvedimenti che hanno lo scopo di tamponare l’emergenza, rimedi tappabuchi che rischiano di creare falle altrove, quando invece occorre una seria programmazione, una pianificazione con una visione diversa da quella del passato, che eviti l’insorgenza di eventi di estrema criticità.
Si è toccato il fondo! Ci addolora constatare che, quello che sta accadendo, dimostra quanto fossero valide le nostre analisi e fondate le nostre preoccupazioni.
Ora chiediamo con forza al Presidente Bardi che convochi con urgenza, entro il prossimo 10 marzo, una riunione con tutti i direttori generali delle azienda sanitarie e con i componenti del gruppo di lavoro di nefrologia e dialisi, istituito con determina dirigenziale dipartimento sanità regionale, di cui ANED fa parte, per affrontare tutte le difficoltà presenti nel settore della nefrologia, dialisi e trapianto:
1. Messa in sicurezza dei pazienti in trattamento dialitico presso tutti i centri dialisi pubblici, nel rispetto degli standard di personale medico e infermieristico indicati dai Piani Sanitari Nazionali 1991-1993 e 1994-1996 e dalla Società Italiana di Nefrologia.
2. Nomina di un referente regionale per la nefrologia, dialisi e trapianto che, insieme al gruppo di lavoro, dovrà individuare e proporre le soluzioni più idonee e operative per superare questo difficile momento e porre le basi per una seria programmazione dei bisogni assistenziali e delle risorse da investire.
3. Promuovere la realizzazione di una rete nefrologica con presenza di specialisti e personale infermieristico dedicato e consulenza con i nutrizionisti, psicologi, diabetologi, cardiologi, internisti per un approccio multidisciplinare per la cura del paziente nefropatico.
4. Relazione di cura tra personale sanitario, paziente e famigliare e partecipazione del paziente alla scelta del percorso terapeutico più idoneo: dialisi ospedaliera, dialisi domiciliare anche attraverso forme di teledialisi assistita, trapianto da vivente o da soggetto cadavere.
5. Potenziamento dell’attività del Centro Regionale Trapianto dell’ospedale di Matera.
6. Individuazione precoce delle malattie renali croniche e dei soggetti a rischio.
Questi sono solo alcuni degli obbiettivi che fanno parte della storia e del patrimonio pubblico di idee elaborate da ANED, che, fra l’altro, costituiscono il fondamento della giornata mondiale di sensibilizzazione sulle malattie renali, indetta proprio il 10 marzo prossimo.
Al via la protesta dei trapiantati e dializzati, ANED conferma le tre giornate di contestazione
Avremmo voluto, nella settimana dal 7 al 12 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, indetta per il 10 marzo, organizzare iniziative e supporti informativi per richiamare l’attenzione della popolazione sul ruolo fondamentale che rivestono i nostri reni: organi fondamentali che rimuovono dal nostro organismo liquidi e prodotti di scarto. Spiegare che le malattie renali sono tipicamente silenziose e non danno segni clinici evidenti se non nelle fasi più avanzate quando la funzione renale è ormai in gran parte compromessa. Per queste ragioni è fondamentale sensibilizzare i cittadini, soprattutto le categorie più a rischio (gli anziani, i cardiopatici, gli ipertesi, i diabetici, gli obesi ecc.), all’importanza della prevenzione, che si realizza attraverso stili di vita salutari e protettivi sulla salute dei reni, come l’adozione di una dieta equilibrata che preveda la riduzione dell’assunzione di zuccheri raffinati, del sale e delle proteine animali, evitando il fumo, l’alcol e incrementando l’attività fisica.
E’ invece siamo stati costretti a indire forme di protesta molto forti al fine di dotare i centri dialisi e le nefrologie di adeguati standard di personale medico e infermieristico, per garantire alle persone colpite da malattie renali, ai dializzati e trapiantati tutte le varie opportunità di cura (non esiste solo la dialisi ospedaliera) e migliorarne le condizioni di vita, per allargare l’azione di prevenzione dell’insufficienza renale.
Si conferma che:
domani, martedì 8 marzo 2022 lo scrivente non si sottoporrà ai consueti controlli ematochimici e alla visita nefrologica, già prenotati presso il Centro Regionale Trapianti dell’ospedale di Matera;
mercoledì 9 marzo 2022 i pazienti in trattamento dialitico presso l’ospedale di Villa d’Agri inizieranno volontariamente la dialisi alle ore 9,00 anziché alle ore 8,00, come di consueto;
giovedì 10 marzo 2022, salvo condizioni meteorologiche avverse che renderebbero pericoloso raggiungere il capoluogo di Regione, ANED, con i pazienti trapiantati, dializzati e i loro familiari, organizzerà un SIT-IN di PROTESTA a Potenza, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, in Viale Verrastro, davanti al palazzo della presidenza della giunta regionale.
Ai Sindaci dei Comuni lucani, in quanto autorità sanitarie importanti sul territorio, che conoscono da vicino i propri cittadini anche coloro affetti da patologie renali, al personale sanitario del quale conosciamo le condizioni difficili in cui è costretto ad operare, ai sindacati impegnati quotidianamente in vertenze complicate, alle associazioni di volontariato che con il loro impegno colmano le tante carenze dello Stato, alla cittadinanza tutta chiediamo di sostenerci in questa difficile lotta.
Rinnoviamo l’invito al Presidente Bardi di convocare con urgenza una riunione con tutti i direttori generali delle azienda sanitarie, i nefrologi e i pazienti per affrontare tutti i nodi irrisolti presenti nel settore della nefrologia, dialisi e trapianto e porre le basi per una seria programmazione volta a inquadrare il paziente nefropatico secondo un approccio di squadra e una strutturazione dei processi di cura.