“Continuiamo a chiederci perché la Regione Basilicata a differenza di tante altre non utilizzi le capacità professionali, l’organizzazione, l’eccellenza dei Centri privati accreditati in diabetologia e perché ci sia qualcuno che preferisca persino rimuoverne il pensiero sino a non pronunciarne il nome, come se fosse un tabù”. A sostenerlo è Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata e componente dell’Ufficio di Presidenza nazionale Federanisap aggiungendo che “in sanità non ci può essere nulla di definitivo tanto più in termini di prevenzione e cura del diabete. Si tratta di prendere atto che l’incidenza delle persone con diabete anche nella nostra regione è in progressivo e continuo miglioramento e, contestualmente, dopo la prima fase di lavoro dell’Osservatorio regionale sul diabete per rafforzare l’attività di prevenzione e di assistenza ai cittadini affetti da una patologia che in Basilicata registra punte molto alte, tra l’8% e il 10%, è necessario proseguire il percorso avviato dal Dipartimento alla Salute per la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete, preparando ed adeguando le risposte da dare soprattutto sul territorio. I Centri privati accreditati non hanno più nulla da dimostrare – afferma Flovilla – confermando un livello di assistenza molto alto ed efficace del sistema in essere nel nostro Paese, che è frutto di una migliorata cura della persona con diabete nel suo complesso, non solo della cura della sua glicemia, indicando chiaramente un miglioramento del controllo metabolico e un avvicinamento ai livelli auspicati dalle diverse linee guida.
L’ANISAP – aggiunge il presidente – nell’ambito delle proposte presentate al Dipartimento Salute per la definizione dei criteri di erogazione delle prestazioni e dei controlli di congruità e per l’istituzione di protocolli terapeutici necessari alla definizione dei P.A.C. (Percorsi Assistenziali Complessi), oltre che per il diabete, anche per altre patologie quali ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio oculistica (cataratta e glaucoma), ecc., sostiene l’esigenza di accrescere l’attività sul territorio e di affiancare le strutture pubbliche con Centro esterni accreditati, sotto la programmazione strategica del pubblico. Ci sono strutture e professionalità sul territorio che – dice Flovilla – rappresentano una valida integrazione/alternativa alle lunghe attese per visite specialistiche e prestazioni presso i servizi delle Aziende Sanitarie e quindi possono garantire maggiore attenzione ai cittadini. La rete regionale delle strutture erogatrici alla cui progettazione l’ANISAP, in rappresentanza della sanità privata accreditata, ha contribuito, sin dal 2007, anche in collaborazione con il Dipartimento Salute e con esponenti dell’A.O. S. Carlo di Potenza, per la sanità pubblica, – afferma Flovilla – continua a rappresentare il traguardo da raggiungere per praticare nella sanità rigore e qualità, coniugare territorio ed efficienza e, soprattutto, per mettere la persona al centro del sistema sanitario regionale, praticando una più forte integrazione e sussidiarietà tra pubblico e privato. Le aspettative – conclude Flovilla – sono adesso riposte nella nuova Giunta Regionale e nel nuovo Assessore alla Salute perché non si accontentino di quanto già fatto o dei riconoscimenti ottenuti e sappiano individuare il percorso di nuova concertazione e cooperazione pubblico-privato per dare una risposta più capillare alla prevenzione e alla cura dei cittadini. Colmare il ritardo della politica nel nostro settore è la priorità assoluta: le realtà private accreditate potrebbero partecipare ai piani di recupero delle liste d’attesa con gestione delle agende da parte pubblica e grande soddisfazione per i cittadini”.