L’ANISAP Basilicata, alla quale aderiscono oltre a laboratori di analisi e centri di radiologia anche strutture erogatrici di prestazioni nel settore della riabilitazione e della fisioterapia, sostiene la protesta proclamata dalle segreterie di Uil-Fpl e Fials Sanità, per i problemi del Centro terapeutico riabilitativo (Ctr) di Senise e parteciperà al tavolo tecnico che sarà convocato al Dipartimento Salute della Regione al fine di individuare soluzioni in grado di sostenere tutte le strutture riabilitative.
La vicenda del Ctr di Senise – si legge nella nota – è solo la spia di quel profondo malessere da tempo denunciato dall’ANISAP Basilicata e che coinvolge tutte le strutture sanitarie private accreditate, con una sola differenza: i centri esterni accreditati per la specialistica ambulatoriale (laboratori d’analisi, centri di radiologia e di FKT) non vengono retribuiti per le prestazioni rese agli utenti oltre il budget contrattualizzato.
Invece, i centri di subiscono una riduzione tariffaria del 20% sulle prestazioni erogate in eccedenza al budget contrattualizzato, in ossequio ad una strategia di tagli che non tiene conto della specificità del comparto. Per questo motivo, l’intero sistema della sanità privata accreditata lucana, senza alcuna eccezione – evidenzia ANISAP Basilicata – attraversa una fase di emergenza che richiede misure urgenti, nell’interesse dell’utente al quale verrebbe meno il diritto di libertà di scelta del luogo di diagnosi e cura sancito per legge.
Solo con il superamento di ormai anacronistici preconcetti e con l’ingresso in una nuova logica del terzo millennio si potrà arrivare alla piena compatibilità tra il diritto fondamentale alla salute e le risorse disponibili nell’ottica di garantire e tutelare il cittadino nel suo bene unico e inderogabile.
A tale proposito – ed è la tesi ANISAP Basilicata sostiene da sempre – un progetto organico di integrazione pubblico – privato con la programmazione delle attività in relazione alle esigenze del cittadino consentirebbe di risolvere tante criticità, ivi compresa quella relativa alla giusta allocazione delle risorse ed alla riduzione degli sprechi.
Garantirebbe, inoltre, la realizzazione della tanto invocata medicina del territorio, che non può prescindere da un ruolo importante svolto dal sistema accreditato.