L’iniziativa del consigliere regionale Spada di trasferire negli organismi del Consiglio Regionale le voci di associazioni onlus e di volontariato è lodevole ma non dovrebbe andare oltre al confronto e allo scambio di idee tenuto conto dei compiti, ruoli e funzioni attribuiti alle stesse associazioni. Altra cosa invece è l’obiettivo che si intende perseguire e che sosteniamo con determinazione, non certo da oggi, di portare la sanità d’eccellenza sul territorio e, nel caso specifico delle associazioni Amici del Cuore di Grassano e Arca, di accrescere e qualificare i servizi di cardiologia e l’assistenza territoriale. Non sfugga a Spada come a tutti i consiglieri regionali che sul territorio, nel Materano come nel Potentino, ci sono strutture e centri della specialistica ambulatoriale accreditata che dispongono di professionalità, strumentazioni-apparecchiature, tecnologia ed esperienza e che assolvono ad una funzione importante specie per abbattere o almeno ridurre le liste di attesa e che chiedono soltanto di poter fare di più senza troppi lacci e lacciuoli. I servizi e le prestazioni di cardiologia, nello specifico, rappresentano una branca da sviluppare per rispondere alle crescenti domande dell’utenza e alla prevenzione delle diffuse malattie cardiocircolatorie, una delle più alte cause di decessi nella nostra regione e nel Paese. Dunque c’è necessità di professionalità medico-sanitarie specifiche che operino in strutture adeguate alle prestazioni richieste, come appunto lo sono le strutture private/accreditate avendo superato i gli standard normativi regionali. Si tratta, in sostanza, di riflettere sulla eventualità di non ripetere errori del passato quando sono state realizzate e finanziate iniziative di assistenza socio-sanitaria fine a se stessa che hanno contribuito ad accrescere il fenomeno della migrazione sanitaria con costi altissimi per il servizio sanitario regionale.
Feb 03