Un importante passo avanti per la sanità digitale in particolare per quanto riguarda le patologie croniche, tra le quali il diabete, che esercitano un impatto enorme sul Servizio Sanitario Regionale: si tratta di un innovativo servizio telematico di monitoraggio remoto dedicato ai pazienti cronici con diabete, BPCO e scompenso cardiaco realizzato da Vree Health, società di MSD Italia specializzata in servizi di healthcare.
Basti pensare che nel nostro Paese per l’assistenza e la cura delle persone con diabete, BPCO e insufficienza cardiaca si spendono ogni anno 18 miliardi di euro, il 13% di tutta la spesa sanitaria pubblica.
Lo riferisce l’ANISAP Basilicata sottolineando che i vantaggi sono: miglioramento dei valori glicemici e della qualità di vita, riduzione delle complicanze, minor ricorso a prestazioni e visite specialistiche, minori costi per il Servizio sanitario. Si stima che in Italia siano circa 7,5 milioni i pazienti affetti da patologie croniche che possono essere gestiti in monitoraggio remoto.
“L’incremento dell’età media della popolazione comporta un inevitabile aumento della diffusione delle patologie cronico-degenerative, della complessità in medicina, delle pluripatologie e della comorbilità, afferma Antonio Flovilla, presidente ANISAP. La maggior parte di queste patologie non richiede ricovero ospedaliero, ma un attento e costante controllo clinico che può essere fatto sul territorio, innanzitutto in ambulatorio o direttamente al domicilio dei pazienti, andando così incontro alla loro preferenza di essere curati a casa, vicino casa, piuttosto che in ospedale. Per il successo del monitoraggio in remoto è fondamentale anche un diverso modo di lavorare e soprattutto di mettere fine alla separazione pubbico-privato. Si tratta di prendere atto – sottolinea Flovilla – che l’incidenza delle persone con diabete anche nella nostra regione è in progressivo e continuo miglioramento e, contestualmente, dopo la prima fase di lavoro dell’Osservatorio regionale sul diabete per rafforzare l’attività di prevenzione e di assistenza ai cittadini affetti da una patologia che in Basilicata registra punte molto alte, tra l’8% e il 10%, è necessario proseguire il percorso avviato dal Dipartimento alla Salute per la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete, preparando ed adeguando le risposte da dare soprattutto sul territorio. I Centri privati accreditati non hanno più nulla da dimostrare – afferma Flovilla – confermando un livello di assistenza molto alto ed efficace del sistema in essere nel nostro Paese, che è frutto di una migliorata cura della persona con diabete nel suo complesso, non solo della cura della sua glicemia, indicando chiaramente un miglioramento del controllo metabolico e un avvicinamento ai livelli auspicati dalle diverse linee guida. L’ANISAP – aggiunge il presidente – nell’ambito delle proposte presentate al Dipartimento Salute per la definizione dei criteri di erogazione delle prestazioni e dei controlli di congruità e per l’istituzione di protocolli terapeutici necessari alla definizione dei P.A.C. (Percorsi Assistenziali Complessi), oltre che per il diabete, anche per altre patologie quali ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio oculistica (cataratta e glaucoma), ecc., sostiene l’esigenza di accrescere l’attività sul territorio e di affiancare le strutture pubbliche con Centro esterni accreditati, sotto la programmazione strategica del pubblico. Ci sono strutture e professionalità sul territorio che – dice Flovilla – rappresentano una valida integrazione/alternativa alle lunghe attese per visite specialistiche e prestazioni presso i servizi delle Aziende Sanitarie e quindi possono garantire maggiore attenzione ai cittadini. Le aspettative – conclude Flovilla – sono adesso riposte nella nuova Giunta Regionale e nel nuovo Assessore alla Salute perché sappiano individuare il percorso di nuova concertazione e cooperazione pubblico-privato per dare una risposta più capillare alla prevenzione e alla cura dei cittadini specie se malati cronici”.