È in corso presso l’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza la tre giorni (21-23 ottobre) dedicata alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. L’evento formativo, coordinato dal responsabile scientifico Sergio Schettini, direttore del dipartimento Materno-infantile, è occasione di confronto e formazione continua per le numerose figure professionali che ruotano attorno al problema della infertilità. Il corso è rivolto a medici ginecologi, biologi e biotecnologi con esperienza nella gestione della coppia infertile intenzionati ad acquisire nozioni teorico-pratiche più approfondite relativamente alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e all’applicazione dei più recenti provvedimenti legislativi italiani.
“Il corso -ha spiegato il dottor Schettini- ha l’obiettivo di definire l’approccio di base allo studio della coppia infertile e di favorire l’acquisizione delle procedure di laboratorio e le strategie terapeutiche atte ad ottenere la gravidanza. Le fasi del corso descrivono il percorso articolate nei diversi momenti che vanno dall’anamnesi della coppia e agli esami di ginecologia e andrologia, fino alla personalizzazione del percorso diagnostico-terapeutico della coppia, con una attenzione anche rivolta agli aspetti normativi e alle ultime novità in campo farmacologico di settore, fino ad arrivare alle esercitazioni pratiche nell’ambulatorio e nel laboratorio della Procreazione medicalmente assistita, alla chirurgia urologica e ginecologica nella coppia infertile e alle nozioni di preservazione della fertilità”.
“La partecipazione all’evento di professionisti provenienti da tutt’Italia dimostra l’indiscusso valore dell’équipe medica e biologica titolare del percorso di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda San Carlo, capace di fornire un servizio sanitario – ormai inserito nei LEA – all’avanguardia ormai da 25 anni”. Così il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera che ha poi aggiunto: “L’evento è la dimostrazione tangibile che una sanità di qualità può e deve essere garantita anche in una regione piccola quale la Basilicata, con riconoscimenti che vanno ben oltre i confini regionali e ruolo di prim’ordine giocato a livello nazionale. I momenti di confronto, quali quello in corso, rappresentano in tale contesto un ulteriore fondamentale momento di crescita”.