Con riferimento alla nota stampa di una organizzazione sindacale pubblicata oggi sui quotidiani lucani e riguardante il Centro di Diabetologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera regionale fornisce alcune precisazioni necessarie per la corretta ricostruzione della situazione.
Nell’Aor San Carlo sono in servizio sei dirigenti medici dedicati esclusivamente ad attività ambulatoriali di diabetologia e di endocrinologia, strutturati in tal numero dall’attuale direzione attraverso procedure di mobilità interna e stabilizzazione. Nonostante le predette attività non costituiscano la mission dell’Azienda, chiamata a fornire assistenza sanitaria in acuzie, al fine di far fronte alla forte richiesta dei cittadini il contingente medico in servizio ha garantito e garantisce annualmente un consistente numero di prestazioni, di poco inferiore alle 30 mila, articolate in più agende fitte di appuntamenti. Incomprensibile è, quindi, l’affermazione secondo la quale l’Azienda non avrebbe “provveduto a rimpinguare il numero di dirigenti medici”, perché propone l’irrealistica idea che uno specialista possa rimanere costantemente ‘inattivo’ per sostituire un collega accidentalmente assente.
Venendo al caso oggetto della comunicazione, va rimarcato come, nell’intervenuta circostanza di assenza prolungata di uno dei professionisti in servizio, tanto improvvisa da rendere impossibile la rimodulazione temporanea dell’offerta ad agende interamente prenotate, l’Azienda abbia tempestivamente acquisito le disponibilità aggiuntive di un dirigente medico operante presso unità operativa diversa e, contrariamente a quanto asserito nella nota stampa, degli stessi specialisti aziendali delle Malattie Endocrine e del Metabolismo, con conseguente predisposizione di un calendario mensile e riposizionamento di tutti i pazienti, appositamente richiamati, all’interno del rimodulato calendario.
Probabilmente tale rimodulazione e spostamento di qualche giorno dell’appuntamento ha comportato disagi all’utenza, e di questo l’Azienda è rammaricata, ma sicuramente non ha creato interruzioni di attività e quel disservizio descritto nella ricostruzione fornita alla stampa. Detta ricostruzione, invece, rischia di veicolare una informazione distorta ai pazienti necessitanti di quelle prestazioni di qualità che l’Azienda, coinvolgendo professionisti altamente competenti, si è impegnata ad assicurare ai cittadini anche in questa eccezionale circostanza.
La direzione strategica dell’Aor San Carlo ritiene -in definitiva- di poter rassicurare l’organizzazione sindacale circa la propria costante tensione verso il rispetto dei ben noti principi costituzionali a tutela della salute del cittadino.
Set 05