La scuola speciale di Chirurgia pediatrica della Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) ha individuato, assieme a soli altri sedici centri italiani, la Chirurgia pediatrica dell’Aor San Carlo di Potenza quale Centro di tirocinio accreditato. “L’importante riconoscimento – ha dichiarato il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera – è frutto del grande lavoro sinergico tra i professionisti aziendali, dalla Chirurgia pediatrica alla Chirurgia generale e d’urgenza, dall’Anestesia pediatrica alla Terapia intensiva Neonatale, alla Pediatria. Siamo fieri di questo riconoscimento -ha aggiunto il direttore Spera- perché testimonia l’investimento della direzione aziendale sulle eccellenti professionalità operanti in Azienda, che oggi ci consegna un risultato di rilievo sull’intero territorio nazionale. Un ringraziamento speciale -ha concluso il direttore Spera- va pertanto a coloro che portano quotidianamente in dote alla nostra Azienda impegno, esperienza e professionalità”.
“Con questo prestigioso riconoscimento -hanno commentato il dottor Paolo Caiazzo, responsabile della Chirurgia pediatrica, ed il dott. Antonio Giuliani, direttore della Chirurgia generale e d’urgenza, entrambi docenti del corso- abbiamo ottenuto una vetrina importante per l’intera azienda San Carlo. La scuola è finalizzata all’aggiornamento professionale continuo, mediante l’acquisizione pratica di competenze diagnostiche, assistenziali, chirurgiche ed organizzative nei vari settori della Chirurgia pediatrica. Per l’edizione del 2021 si è scelto di improntare il corso sulla gestione dell’urgenza, al fine di fornire ai partecipanti tutte le nozioni teoriche e pratiche per poter gestire correttamente un’urgenza chirurgica nel bambino. Siamo impegnati continuamente nella ricerca di nuove metodologie e nel progressivo aggiornamento delle tecniche –hanno concluso i medici- tanto che la struttura di Potenza ha partecipato ai lavori del congresso nazionale della Società italiana di Chirurgia pediatrica con un proprio contributo sulle occlusioni intestinali in pazienti affetti da fibrosi cistica”.