“In riferimento alle notizie circolate negli ultimi giorni circa un paventato depotenziamento del presidio ospedaliero di Melfi, desidero riportare a tutti i cittadini, in particolar modo a quelli della città federiciana e dell’intero territorio del Vulture, la mia ferma volontà di rafforzare le strutture ospedaliere dell’AOR San Carlo, in maniera da renderle sempre più capaci di fornire risposta alle istanze di salute”. E’ la decisa risposta del direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera che sottolinea “come detta volontà sia dimostrata da elementi concreti già attuati e in attuazione per restituire al presidio di Melfi centralità rispetto al territorio e alle vocazioni sanitarie, pur in un contesto di inadeguatezza delle risorse disponibili e di difficoltà di reclutamento. L’ospedale di Melfi –continua Spera- è stato oggetto di un piano di interventi di diversi milioni di euro per il completo rinnovamento del datato parco tecnologico, per l’implementazione delle risorse umane e per l’adeguamento degli spazi. In particolare: è stato già approvato il progetto che restituirà spazi sicuri ed efficienti dal punto di vista della logistica ospedaliera, abbattendo un vetusto padiglione e costruendone uno completamente nuovo; sono state acquisite tecnologie importanti quali le diagnostiche radiologiche (TAC, telecomandato, ecografo, RMN) e le apparecchiature per le nuove sale operatorie; sono stati completati i concorsi per i direttori delle strutture complesse di Chirurgia generale e di Pronto soccorso e medicina d’urgenza, mentre è in espletamento quello per direttore di Medicina interna, strutture prive di apicalità da moltissimi anni. Questi sono i fatti. Quanto alla notizia relativa alla chiusura dell’OBI, ingenerata dalla temporanea, contestuale ed accidentale assenza di più dirigenti, nel sottolineare come proprio in tale settore l’Azienda abbia proceduto ad incrementare il personale medico con due unità, la circostanza non corrisponde alla realtà, essendo regolarmente garantita l’assistenza ai pazienti nell’Osservazione breve-intensiva presso il pronto soccorso attraverso una rete multidisciplinare – con encomiabile disponibilità dell’intera dirigenza medica, che si coglie l’occasione per ringraziare espressamente – che coinvolge i medici dei reparti di Anestesia e rianimazione, di Cardiologia, di Chirurgia, di Medicina, di Pneumologia, di Ortopedia e traumatologia, per le patologie afferenti a ciascuna branca”.