Una patologia che riguarda almeno 1 milione e 600 mila adulti in Italia e che può avere gravi conseguenze sulla vita lavorativa e per la sicurezza stradale. Si chiama OSAS, sindrome apnee ostruttive nel sonno, ed è la condizione di chi soffre di ripetuti epsiodi notturni di ostruzione parziale o completa delle viee aree, spesso associata ad altre patologie. Può apparire un banale disturbo del sonno, ma le sue implicazioni sono molto serie: dall’insorgere di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurocomportamentali agli incidenti stradali (si calcola che i soggetti che ne soffrono siano esposti da 2 a 7 volte in più di un soggetto sano), passando attraverso il rischo di infortuni sul lavoro e le ridotte performance nelle attività lavorative e quotidiane.
Se ne discute domani nella sala cinema della Asm in via Montescaglioso, alla presenza di esperti e professionisti che si confronteranno sui percorsi diagnostico-terapeutici, la cura ed il follow up di questa patologia. L’Iniziativa, intitolata “Gestione multidisciplinare dei disturbi respiratori nel sonno: dal bambino all’adulto”, è organizzata dalla struttura di Pneumologia Territoriale della Asm.