La stazione unica appaltante è stata attivata “per ottenere economie di scala e garantire la massima competitività fra le imprese”. Lo ha ribadito il dirigente generale della struttura, Raffaele Rinaldi, nell’audizione svolta oggi in quarta Commissione (Politica sociale) su richiesta del consigliere Gianni Rosa. L’esponente di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia aveva segnalato che nella procedura aperta per la fornitura quinquennale di materiale per medicazione in fabbisogno alle aziende del servizio sanitario della Regione Basilicata, in corso di esecuzione, sono previsti requisiti per quanto attiene alla capacità finanziaria tali da rendere difficile la partecipazione delle aziende locali anche solo ad uno dei 122 lotti in cui è stato diviso l’appalto. Da qui la richiesta di audizione del responsabile della Stazione unica appaltante della Regione.
Rinaldi ha spiegato che la procedura di gara è imposta da una norma nazionale, in base alla quale per 19 categorie merceologiche, fra cui quella delle medicazioni generali, le gare per le aziende sanitarie devono essere svolte in maniera centralizzata dal soggetto aggregatore, che nel caso della Basilicata è anche stazione unica appaltante e centrale di committenza. L’obiettivo è appunto quello di generare economie di scala con rilevanti risparmi per la pubblica amministrazione. La gara in questione – ha aggiunto – è stata articolata in modo tale da consentire la partecipazione della piccola e media impresa, attraverso la divisione in 122 lotti:i requisiti relativi alla capacità finanziaria (capacità tecnica e fatturato commisurati ai lotti a cui si intende partecipare)sono stati corretti il 12 gennaioper consentire più ampia partecipazione. La stazione unica appaltante – ha concluso Rinaldi – ha scelto di utilizzare un canale di rigore nel rapporto con gli utenti, chi intende interloquire può farlo utilizzando il sito web dell’ente. Il consigliere Rosa si è dichiarato soddisfatto dei chiarimenti.
In precedenza era proseguito l’esame della proposta di legge dei consiglieri Romaniello (Gm), Cifarelli e Miranda Castelgrande (Pd) sullo “Sviluppo della produzione e vendita di piccoli quantitativi di prodotti agricoli locali tradizionali di qualità”, dopo il tavolo tecnico attivato nei mesi scorsi e gli emendamenti presentati dai proponenti, sui quali nei prossimi giorni saranno acquisiti i pareri delle organizzazioni professionali agricole. Presenti oggi in Commissione i rappresentanti di Coldiretti (Franco carbone), Cia (Donato Di Stefano) e Confagricoltura (Roberto Viscido).
Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Bradascio, hanno partecipato i consiglieri Miranda Castelgrande, Lacorazza e Spada (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Leggieri e Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Napoli (PdL-Fi).