E’ iniziata lunedì 6 aprile, l’attività delle 4 unità speciali ( Matera, Tinchi, Stigliano e Tricarico ) istituite dall’ASM su disposizione della Regione Basilicata, per contrastare la propagazione del Coronavirus direttamente dal domicilio dei pazienti.
Una quarantina di medici divisi tra Matera, Tinchi, Tricarico e Stigliano, hanno la missione di prestare le cure a quanti devono rimanere tra le mura domestiche.
Allo scopo di ridurre al minimo i rischi di possibile contagio dei sanitari, i protocolli operativi prevedono che le operazioni di vestizione e svestizione, vale a dire indossare la mascherina, i camici speciali, i guanti, ecc…ecc… e poi ritoglierli a visita conclusa, si svolgano davanti alle abitazioni dei pazienti, quindi in luogo aperto, e non dentro di esse o degli spazi condominiali, l’ASM rivolge un appello ai cittadini e alla loro sensibilità, affinché evitino di riprendere le citate operazioni, e quindi gli stessi sanitari, e di diffondere le immagini sia nelle chat private che sui social net-work.
L’Azienda non ritiene che sia necessario richiamare il previsto divieto di divulgazione di video che riprendono persone in luogo pubblico senza l’autorizzazione delle stesse, nella sicura convinzione che tutte le comunità del materano dimostreranno senso di responsabilità e spiccato rispetto nei confronti dei sanitari e del loro straordinario e coraggioso operato.
……Ma c’è una ulteriore, importante motivazione per rispettare la privacy, vi è infatti il rischio che una zona residenziale oggetto delle citate riprese, potrebbe essere ingiustificatamente associata al focolaio pandemico, scatenando così una sorte di caccia all’untore.
Occorre senso di responsabilità e l’ASM è certa che ancora una volta i cittadini offriranno la loro attiva collaborazione.
Si ricorda che la finalità delle squadre speciali è quella di evitare che i pazienti con sintomatologia influenzale o sospetti di COVID-19 si rechino presso gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta, dei Medici di Continuità Assistenziale o nei Pronto Soccorso e che Il medico dell’unità speciale potrà: ricordare al paziente COVID-19 ed ai suoi conviventi tutte le modalità di isolamento previste dal documento dell’Istituto Superiore di sanità; acquisire tutti i contatti (tipologia, data, generalità) che lo stesso ha avuto negli ultimi 15 giorni; effettuare anamnesi patologica remota (co-morbilità e farmaci assunti) e prossima (sintomatologia, temperatura corporea; ecc.); provvedere oltre che alla visita a domicilio dettata da motivi di ordine clinico, anche al contatto telefonico del paziente con cadenza quotidiana, festiva e prefestiva inclusa.