Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal direttore sanitario Adduci dell’Asm con cui replica alle dichiarazioni rilasciate dall’Associazione Provinciale Diabetici.
Non avremmo voluto replicare alla associazione diabetici di Matera, con la quale ritenevamo di aver stabilito buone pratiche di collaborazione, ma occorre per dovere istituzionale informare i cittadini di una realtà, quella appunto della diabetologia, che è completamente diversa da quella descritta.
Vediamo perché.
Non è vero che l’Azienda ha “ridotto” il Centro ad “ambulatorio”. La diabetologia di Matera non è mai stata un reparto ospedaliero, bensì un
Centro diabetologico ovvero un ottimo servizio ambulatoriale sin dai tempi in cui era diretto dal dott. Angelo Venezia, oggi in pensione. Con ogni
probabilità non tutti hanno letto (e se l’hanno fatto non l’hanno compreso) il Decreto Ministeriale 70 del 2015, che prevede per la provincia di Matera
un’unica struttura complessa di endocrinologia e malattie metaboliche. Il cui posto è già coperto e la responsabilità affidata al dott. Rocco Bruno.
Non è possibile pensare ad un doppione alla luce della legislazione vigente, mentre si sta alacremente lavorando al potenziamento degli
organici medici. E’ infatti in corso una procedura di reclutamento di un diabetologo a tempo indeterminato e nella prossima settimana l’Azienda
invierà alla Regione Basilicata la modifica della dotazione organica che prevede l’incremento di due ulteriori posti di diabetologi.
L’affermazione secondo cui l’Azienda intenda avvantaggiare il Centro di Tinchi è per un verso divertente per un altro sconcertante. Nel primo caso perché i comitati di quella comunità sostengono, per vero, il contrario; nel secondo perché è
piuttosto assurdo pensare che un’ Azienda estesa sull’intera provincia debba avere un unico ambulatorio di diabetologia, costringendo centinaia di
persone a raggiungere Matera anche tutti i giorni per una visita di pochissimi minuti. Meglio non aggiungere altro.
Inquietante è domandarsi perché la Asm abbia assunto un medico dietologo.
Per chi non lo sapesse, la dietologia di Matera si occupa di prevenzione dei disturbi alimentari che -basta sfogliare anche l’ultimo dei rotocalchi- è
fra le altre una causa importante di insorgenza di tante patologie e, fra queste, proprio del diabete. La dietologia di Matera segue centinaia di persone ogni anno, fa prevenzione, manda specialisti nelle scuole per educare i cittadini di domani a stili
comportamentali che poi -ironia della sorte- servono ad evitare che in età adulta in tanti si ammalino di diabete. Chiedersi perché potenziare la dietologia (che fa prevenzione a monte) quando c’è la diabetologia (che cura a valle chi è già malato o ad alto rischio di divenarlo) è come dire che è inutile stare a perdere tempo con un’alimentazione sana e stili di vita corretti, tanto quando ti ammali c’è il Centro di diabetologia. Mah…
Non è vero che gli Holter glicemici (sofisticata apparecchiatura che consente il monitoraggio continuo della glicemia) vengano consegnati ai pazienti dopo mesi di attesa. I diabetici
sanno che non intercorre molto tempo tra la prescrizione medica e la consegna del dispositivo. E’ noto, ma evidentemente bisogna ricordarlo sempre, che la Asm acquista tali apparecchiature, come d’altronde tutte le altre, ricorrendo aproceduredi gara o altre procedure di evidenza pubblica, come impone la legge. Tali procedure, a volte piuttosto complesse, richiedonotempo, a garanzia della trasparenza e della pari opportunità per le aziende produttrici che concorrono. Peraltro, recentemente, è stata bandita una nuova gara per acquisire, a vantaggio di alcuni pazienti particolarmente fragili, ed in virtuosa collaborazione con l’ Associazione dei pazienti, strumenti di ultimissima generazione.
“La Asm -spiega il Direttore Sanitario Adduci- tiene incontri continui e frequenti con le associazioni, ascolta le problematiche, avvia soluzioni. E’ però evidente che se dietro alcune segnalazioni critiche si celano inappagabili aspirazioni professionali di qualche medico, il discorso cambia registro. Frustrazioni e conflittualità, anche in reparto con medici ed infermieri, non giovano certamente alla causa, ma la Asm -aggiunge-
continuerà a lavorare nell’interesse esclusivo dei pazientii, senza guardare alle aspirazioni e alle carriere di nessuno. Proseguiremo con un dialogo continuo e franco con le associazioni -conclude Adduci-, dalle quali accettiamo volontieri ogni utile, ed autonomo, suggerimento. Le ambizioni inammissibili ed i conflitti interni, che nei prossimi giorni saranno oggetto di un severo audit, non sposteranno di un millimetro i progetti dell’Azienda. Come gli atti -basta leggerli- dimostrano”.
A.DI.M. Onlus (Associazione Diabetici Matera) risponde all’Asm
Questa associazione rimane allibita di fronte alla risposta ASM che ritiene inaccettabile. Le considerazioni contestate si basano su quanto appreso in recente audit presso la direzione sanitaria del 14 febbraio scorso in cui sono emerse tutte le problematiche denunciate. Sorprendono certe affermazioni del tutto gratuite e si sottolinea che nessuna interferenza ha condizionato la lettera aperta. Rincresce molto che si faccia riferimento a persone che sono del tutto estranee alla nostra presa di posizione e verso le quali si vuole indirizzare una ingiusta esagerata reazione. Invece di cercare simili giustificazioni bisogna affrontare l’evidenza dei fatti. All’A.DI.M. Onlus non interessa il riferimento strumentale a strutture complesse, carriere, aspirazioni, frustrazioni. Interessano i fatti concreti per una migliore assistenza al diabetico alla luce di una chiara legislazione nazionale e regionale.