I lavori all’ospedale di Tinchi partiranno nella certezza delle risorse disponibili e dei tempi di realizzazione. E’ quanto l’Azienda precisa in merito ai dubbi espressi dal comitato di difesa dell’ospedale circa l’esistenza delle risorse ed i tempi di cantierizzazione dei lavori di consolidamento dell’ospedale di Tinchi.
Una breve premessa chiarirà i termini della questione:
– allo scopo di velocizzare al massimo possibile la cantierizzazione dei lavori, le parti hanno concordato che la progettazione sarebbe stata effettuata dal Comune di Pisticci, che vi ha provveduto incaricando l’ing. Sassone;
– gli interventi di consolidamento previsti dall’ing. Sassone prevedono un costo complessivo di circa 850 mila euro. Il progetto è stato approvato dalla Asm con delibera n. 1070 del 24.7.2015, trasmessa immediatamente alla Regione Basilicata il successivo 28 luglio. La Giunta regionale aveva peraltro già stanziato le somme occorrenti con delibera n. 864 dell’8.7.2014, nella quale dettava criteri rigidi sulla predisposizione del piano di consolidamento e sui tempi di presentazione del progetto esecutivo;
– assecondando la volontà dei cittadini di far eseguire i lavori di consolidamento senza chiudere l’ospedale, si è registrata una rideterminazione dei costi previsti, ora lievitati a circa 2 milioni di euro. In altri termini, se l’ospedale rimanesse chiuso per qualche mese (spostando temporaneamente le attività in altre strutture aziendali), i lavori sarebbero eseguiti entro 6-10 mesi e costerebbero intorno ad un milione di euro, già disponibili. La volontà espressa dai cittadini di non chiudere l’ospedale durante il consolidamento comporta, per la piana ragione che occorre intervenire in modo molto più oneroso per non mettere a rischio l’incolumità di pazienti ed operatori, un inevitabile allungamento dei tempi e soprattutto un incremento dei costi, che sfiorano ora una previsione di 2 milioni di euro;
– l’Azienda ha peraltro tentato anche questa strada, proponendo alla Regione di approvare un progetto a stralcio da finanziare con le risorse attualmente disponibili, in modo da poter bandire subito i lavori almeno per la parte finanziabile con gli 850 mila euro. Gli uffici regionali hanno però opposto che, trattandosi di somme provenienti dalla Protezione Civile per il consolidamento antisismico, i lavori devono essere avviati e completati in tempi certi, ragion per cui non è possibile avviare lavori a stralcio con le somme attualmente disponibili. Della questione si discuterà il 18 settembre a Potenza in un incontro con il Presidente della Regione Marcello Pittella, il sindaco di Pisticci Vito Di Trani e con i funzionari dei dipartimenti regionali Infrastrutture e Sanità.
Per quel che concerne, invece, la nuova dialisi di Tinchi la commissione di gara insediatasi il 2 settembre sta procedendo alacremente ad esaminare le offerte delle ditte partecipanti. Si spera di terminare al più presto la fase preliminare ed iniziare quanto prima i lavori.
Come già ricordato alcuni giorni fa, la Asm ha indetto manifestazione di interesse per acquistare locali adiacenti all’ospedale di Tinchi per compensare i volumi non più utilizzabili del presidio. I locali acquistati saranno dedicati ai servizi socio-sanitari.
In ordine agli incontri periodici programmati con il Comitato di difesa dell’ospedale, si precisa che la Asm li promuove e vi partecipa ogni mese (fatta eccezione per agosto). Quello di settembre era programmato per il 29 settembre. Non prima per l’ovvia ragione -peraltro ufficiamente resa nota ai componenti del Comitato- che diversi esponenti della delegazione aziendale erano in ferie.
Quanto, infine, alla gestione del personale, tra cui alcuni operatori interinalmente adoperati a Policoro, l’Azienda non può che ripetere l’ovvio e cioè che il miglior utilizzo delle risorse umane disponibili, specie in questa fase congiunturale, non può che seguire i canoni dell’efficienza e delle scelte strategiche affidate ai responsabili delle singole strutture sanitarie, nel caso di specie il dott. Francesco Dimona. Si è già detto e ridetto che gli spostamenti temporanei da Tinchi a Policoro non hanno provocato alcun disservizio e che la stella polare che deve guidare i comportamenti organizzativi ed individuali è la qualità del servizio al cittadino, non la comodità di chi -peraltro solo temporaneamente- deve rendere una prestazione lavorativa.
Nessun servizio -si ripete- è stato interrotto o sospeso.