La FeNASP, in una nota, esprime soddisfazione per la decisione assunta dall’ASM (Azienda Sanitaria Locale di Matera), con deliberazione del direttore generale Maglietta (la n.565 dell’11 giugno u.s.), di sospendere una precedente delibera dirigenziale (a firma del precedente direttore Maruggi), la numero 279 del 22 marzo scorso, con cui si procedeva a riorganizzare la rete dei servizi riabilitativi e a regolare l’accesso agli stessi.
La presidente di FeNASP, Antonia Losacco, sottolinea che “ha trovato accoglimento la richiesta dell’organizzazione rappresentativa del sistema della sanità privata sostenuta dal fatto che la legge regionale n. 17 del 2011 stabilisce che spetta alla Giunta ogni funzione e compito specifico, specie per l’organizzazione e la gestione omogenea su tutto il territorio regionale delle attività di riabilitazione, in linea con il nuovo Piano di indirizzo di cui all’Accordo Stato-Regioni del 2011. Si è dunque messo fine ad un’azione arbitraria, compiuta per altro senza confronto, per questo stigmatizzata dalla Fenasp lucana, pur convinta della necessità di rivedere il sistema di erogazione delle prestazioni di fisiokinesiterapia, attualmente “alienante”, tanto per i pazienti quanto per gli operatori, a causa di un programma di tempi, codici e classificazioni troppo rigido e, ancor prima, esoso a causa di inutili duplicazioni. Occorrono, invece, semplicità ed efficienza, che per la Fenasp corrispondono anche ad un’ integrazione tra pubblico e privato, tra privato e privato assistito e una ampia partecipazione, raggiungibile attraverso la concertazione tra la politica e le rappresentanze sindacali.
Non avevamo dubbi sull’esito della riflessione approfondita compiuta dal nuovo dirigente generale Asm e quindi sul ritiro della delibera precedente. Adesso, dopo il primo incontro-confronto avuto con l’Assessore alla Salute Martoran – sottolinea Losacco – ci sono le condizioni per entrare nel merito del confronto sulla programmazione dei Servizi riabilitativi sul territorio convocando, come pure abbiamo di recente sollecitato, il tavolo tecnico specifico”.