Il Dottor Pietro Quinto è da oggi il nuovo Direttore Generale della Asm.
Si è insediato stamani dopo le formalità di rito inerenti la presa d’atto della nomina, disposta con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella su conforme deliberazione della Giunta Regionale di Basilicata.
Il dott. Pietro Quinto è laureato in Giurisprudenza e specializzato all’Università di Bari in Diritto Sanitario e in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Appena insediato, il neo Direttore Generale ha dato avvio ad un fitto calendario di incontri, primo fra tutti oggi con i componenti del Collegio di Direzione, quindi il personale (domani al P.O. di Matera e giovedì al Comune di Policoro), e a seguire le organizzazioni sindacali, il mondo del volontariato ed i rappresentanti delle istituzioni presenti sul territorio.
Ai Direttori dei Dipartimenti aziendali, Quinto ha stamani illustrato gli obiettivi assegnati dalla Regione Basilicata, tracciando a grandi linee gli scenari programmatici dei prossimi anni: nell’immediato la approvazione di un piano strategico per Matera 2019, finanziato da appositi stanziamenti regionali ed in grado di consentire all’ospedale Madonna delle Grazie di incrementare i servizi maggiormente interessati al forte afflusso turistico: dunque il pronto soccorso, la rete dell’emergenza urgenza, le strutture sul territorio. Su un fronte diverso, il Direttore Generale ha annunciato l’avvio di una forte azione sulle liste d’attesa.
“Dal punto di vista strategico –ha inoltre spiegato il dott. Quinto- la Asm punta ad incrementare le attività dell’Ospedale di Matera mediante potenziamento delle risorse umane e tecnologiche, mentre l’Ospedale di Policoro dovrà caratterizzarsi e affermarsi sempre di più per il suo ruolo specifico di ospedale di frontiera”.
Il Direttore Generale ha anche annunciato che gli ospedali distrettuali di Tricarico, Tinchi e Stigliano dovranno nei prossimi mesi avviare un percorso che tenda a fronteggiare, con un’offerta ricca e variegata di servizi, i bisogni connessi alle malattie croniche, degenerative e riabilitative.
“Il tutto e sempre –ha concluso il dott. Quinto- rispettando l’imperativo dell’uso efficace ed oculato delle risorse effettivamente disponibili”.