La Direzione Aziendale dell’ASM, in merito all’annullamento delle progressioni di carriera degli anni 2010 e 2016, evidenzia che sono in corso interlocuzioni con gli Uffici della Ragioneria Generale dello Stato per individuare eventuali soluzioni tali da conciliare le misure di blocco e recupero del danno con il minor impatto possibile per i lavoratori, ovviamente nel rispetto della normativa vigente. Suddetto annullamento risulta essere un atto dovuto e deriva dagli esiti dell’Ispezione che la Ragioneria Generale dello Stato ha comunicato all’Azienda alla fine dello scorso anno e riguarda l’indebito trasferimento di fondi aziendali effettuati nel 2010 e nel 2016 mediante Accordi contrattuali tra l’ASM e le Organizzazioni Sindacali per finanziare scatti di carriera del personale (cd “progressioni orizzontali”)
Dai calcoli elaborati dagli Uffici aziendali è emerso che i dipendenti del comparto interessati dalla sospensione ed annullamento sono solo il 44% di quelli collocati in graduatoria e, pertanto, permangono in essere progressioni orizzontali per il 56% dei beneficiari corrispondenti alla permanenza nel fondo di € 532.768,00 per l’anno 2010 e € 557.601,44 per l’anno 2016. L’Azienda ricorda, inoltre, che solo in mancanza di un accordo sindacale da chiudersi entro i prossimi 60 gg e che recepisca gli spazi operativi scaturenti da suddette interlocuzioni con la Ragioneria Generale dello Stato, saranno attivate le azioni di recupero a carico degli interessati per il periodo dal gennaio 2010 al febbraio 2019.
In merito alle azioni di protesta indette dalle Organizzazioni Sindacali (nelle cui fila vi sono alcuni sindacalisti che all’epoca hanno personalmente sottoscritto gli accordi nulli), la Direzione ASM invita le stesse al dialogo sulle possibili soluzioni per attenuare gli impatti a carico dei dipendenti coinvolti, dedicando energie e tempo al confronto su un nuovo accordo sindacale nell’alveo degli spazi normativi consentiti.
La presente vicenda dei trasferimenti indebiti per gli scatti di carriera fatti nel passato rientra tra le diverse criticità che la nuova direzione ha rinvenuto all’atto dell’insediamento e per cui è fortemente impegnata per la riconduzione nell’alveo della legittimità.