Ancora una volta compaiono sulla stampa falsità in ordine al supposto diniego da parte dei medici dell’Asm, responsabili di fornire ai diabetici un presidio importantissimo per il monitoraggio della patologia, dopo che già qualche settimana fa l’Azienda aveva informato che era in corso la procedura di gara sul mercato elettronico per l’acquisto degli holter glicemici.
L’Azienda tutelerà la propria immagine in ogni sede contro il discredito messo in atto, non dai cittadini affetti dalla patologia diabetica, ma da soggetti da identificare che potrebbero avere interesse affinché gli holter glicemici si acquistassero direttamente, senza alcuna gara. Molto spesso si utilizzano i mezzi di informazione, i quali senza appurare i fatti o svolgere una verifica minima, riportano notizie non rispondenti alla realtà.
E proprio al fine di ristabilire correttamente la verità e di informare l’opinione pubblica, si precisa, per la quarta volta, quanto segue:
1. La prima gara (RdO n. 1000134), pubblicata in data 2/11/2015, aveva come base d’asta l’importo di € 87.000,00, stimati utilizzando il prezzo più basso tra le aggiudicazioni effettuate in altre aziende sanitarie italiane. Tale procedura è risultata infruttuosa perché le ditte che hanno partecipato (Movi Spa e Medical Center MG Srl) hanno offerto un numero di sensori circa pari alla metà di quelli necessari per coprire le esigenze dei pazienti, visto che le schede tecniche dei sensori ed il manuale d’uso del produttore Dexcom indicano una durata massima del sensore pari a 7 giorni;
2. La seconda (RdO n. 1064818), pubblicata in data 14/12/2015, aveva come base d’asta l’importo di € 100.000,00, stimati utilizzando il valore mediano dei costi rilevati dai flussi ministeriali suddetti, decurtato del 5%, è andata deserta;
3. La terza (RdO n. 1101860), pubblicata in data 26/01/2016, aveva come base d’asta l’importo di € 105.000,00, stimati utilizzando il valore mediano dei costi rilevati dai flussi ministeriali suddetti, decurtato del 5%, è andata nuovamente deserta.
Al fine di garantire immediata disponibilità dei dispositivi per i pazienti l’Azienda Sanitaria, in data 09/02/2016, ha dovuto fare ricorso ad un ordine diretto alla ditta Movi (in quanto presentava sulla vetrina prodotti Mepa prezzi migliori), sempre nella piattaforma MepA (mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni), come previsto dalla normativa. Tale ordine (Nr. 2736203) prevede 30 confezioni da 4 sensori, 5 trasmettitori e 5 ricevitori per un totale di 14.150,00 IVA esclusa.
Tali quantità sono ritenute sufficienti dal medico clinico di riferimento, a soddisfare le attuali e prossime esigenze cliniche, in attesa di linee guida per la gestione delle patologie diabetiche.
In data 10/02/2016 la ditta Movi spa ha accettato l’ordinativo di fornitura.
In data 01/03/2016 la ditta Movi Spa è stata sollecitata alla consegna dei dispositivi ordinati, che sarebbe dovuta avvenire entro e non oltre 10 giorni lavorativi dall’accettazione.
In data 1/03/2016 la ditta Movi ha comunicato di aver evaso l’ordinativo con i prezzi indicati.
“L’Asm e’ molto sensibile ed attenta ai bisogni dei diabetici, cui gli holter saranno consegnati entro pochissimi giorni -dichiara il dott. Vito Cilla, responsabile delle attività sanitarie territoriali aziendali nonché dei controlli sulla appropriatezza della protesica- i cui problemi tenta di risolvere con ogni mezzo, come è evidente, ma lo fa nel rispetto delle norme che regolano gli acquisti di beni e servizi nella pubblica amministrazione. E’ chiaro che il rigoroso rispetto delle regole potrebbe determinare reazioni da chi non accetta che si ricorra non agli affidamenti diretti ma a gare trasparenti sul mercato elettronico. Con il rischio di strumentalizzare il bisogno delle persone e di fuorviare gli organi di informazione, che , a loro volta, riprendono e propagano superficialmente notizie destituite di fondamento senza una preventiva deontologicamente obbligatoria e seppur elementare verifica di fatti e documenti. Quanto accaduto -conlude il dott. Cilla- è alla valutazione dell’Azienda, che tutelerà in ogni sede la propria immagine e quella dei suoi professionisti che quotidianamente svolgono il proprio dovere, portando anche alla attenzione degli organi competenti i comportamenti di quanti non accettano che la Asm si rifornisca di beni e servizi in modo trasparente”.
bene! sono i classici furbetti del quartierino che si devono dare una mossa. Non può essere sempre Pantalone a pagare a prescindere. Hanno tentato di fare cartello!