A causa della mancata emanazione di regolamenti attuativi della normativa contenuta nella legge di stabilità regionale 2016, tesa a modificare la norma che disciplinava l’autorizzazione e la regolamentazione dell’ avvio delle attività sanitarie private per favorire la cosiddetta liberalizzazione, nella nostra regione si registra da tempo una situazione che accresce l’abusivismo professionale nel delicato comparto della salute. A segnalarlo è la Presidenza di ASPAT Basilicata annunciando l’inizio di una vera e propria battaglia contro l’abusivismo professionale, per far emergere e denunciare, nello specifico, i casi di sospetto esercizio irregolare delle attività di fisioterapia.
L’abusivismo – si sottolinea nella nota ASPAT Basilicata – è sempre un fatto deplorevole, ma quando avviene in sanità è sicuramente ancor più intollerabile per le dirette conseguenze che ha sulla salute dei cittadini e sull’attività delle imprese che fanno della legalità e del rispetto delle norme di legge, il punto di riferimento etico della propria attività. Si tratta di un fenomeno ormai diffuso su tutto il territorio regionale e con l’alibi della liberalizzazione è destinato ad aprire nel nuovo anno, in continuità con quanto accaduto nel 2016, uno scenario ancora del tutto imprevedibile.
Purtroppo i fenomeni di abusivismo, che hanno caratterizzato anche la cronaca giudiziaria regionale negli ultimi anni, grazie all’intervento del NAS e di altri organi di controllo anche di natura tecnico-amministrativa, non sono affatto scomparsi.
L’ASPAT Basilicata evidenzia che ultimamente la Regione ha cercato di porre rimedio nella branca della riabilitazione-fkt, (il settore maggiormente colpito da questo fenomeno) a quelle che erano considerate situazioni costrittive professionali, emanando leggi di apertura, ma i buoni propositi non sono affatto sufficienti con il risultato che ci sono situazioni che nascono e si ramificano nella indifferenza di molti, in contesti dove si tollera per il quieto vivere l’inosservanza delle regole e dei fenomeni di illegalità, sottovalutando che questi fenomeni producono effetti negativi sulla salute delle persone.
La nostra associazione – è scritto nella nota – vuole dare il proprio contributo affinchè chiunque opera all’interno del sistema, possa svolgere il proprio impegno in uno scenario di regole certe ma, soprattutto rispettate a sostegno e a tutela della salute dei cittadini. E’ doveroso quindi, sensibilizzare l’attenzione delle Istituzioni e degli Organi competenti in materia controllo, sulle numerose situazioni “nebbiose”, a nostro avviso, largamente diffuse di inosservanza delle norme vigenti in materia sanitaria
Le problematiche derivanti da eventuali comportamenti scorretti, modificano le dinamiche del mercato a discapito di chi lavora in modo corretto per fornire una qualità del servizio che, per restare all’interno della norma, affronta dei costi maggiori.
A garanzia della salute e della sicurezza delle professioni sanitarie, del lavoro impiegato e di ciascun assistito, ogni attività sanitaria deve essere classificata, riconosciuta, verificata, validata ed autorizzata secondo le norme vigenti.
Aspat Basilicata è pronta a raccogliere indicazioni relative a comportamenti scorretti in ambito fisioterapico da inoltrare alle autorità competenti e a tal fine ha costituito un gruppo interno di valutazione, con il supporto di uno studio legale per valutare tutte le segnalazioni dei casi di sospetto abusivismo delle strutture esercenti attività sanitarie riabilitative, affinchè, previe le opportune verifiche preliminari da parte della stessa commissione, si procederà poi ad inoltrare alle autorità competenti il relativo esposto – denuncia -.
L’obiettivo conclusivo di questo lavoro è la realizzazione di un “dossier-libro bianco sull’abusivismo in sanità”, consapevoli che chi si sottrarrà a qualsiasi livello dal diritto-dovere di denunciare i casi di illegalità, chi si mostrerà indifferente e tollerante verso le situazioni irregolari, diviene complice dei fenomeni di malasanità.