Antonia Losacco, presidente ASPAT Basilicata: “Latitanza governanti non è più tollerabile”. Di seguito la nota integrale.
La presa di posizione della Simfer, sui nuovi modelli di presa in carico riabilitativa, a firma del suo presidente nazionale Paolo Boldrini e la recente nota dell’Anisap Basilicata a firma del suo presidente dott. Antonio Flovilla che ripropone l’accorpamento della FKT con la Riabilitazione ex art. 26, sfondano una porta aperta.
La “piattaforma programmatica”, che l’Aspat Basilicata ha presentato nel Forum tematico di fine maggio per cambiare il sistema della riabilitazione non complessa-Fkt è piu che mai attuale e in linea con i modelli a cui fa riferimento il Presidente della Simfer Boldrini.
Non si comprende la resistenza dei nostri amministratori ad attuarlo!
Proposte che acquisiscono significato di maggiore attualità alla luce dei nuovi tagli previsti dal Patto della Salute tra Stato e Regioni.
In sintonia con la Simfer, al tavolo del Forum a cura di Aspat Basilicata, era presente l’avv. Giovanni Sellitto, (responsabile Ufficio Legale), perché il tema dell’appropriatezza clinica ed organizzativa, chiama direttamente in causa le comunità professionali e le Società Scientifiche.
Per l’ASPAT Basilicata, la riduzione dei ricoveri “potenzialmente inappropriati” in area riabilitativa si realizza necessariamente attraverso la riorganizzazione della medicina territoriale, un riassetto necessario per evitare sacche di sprechi e di inappropriatezza, che preveda la presa in carico del paziente e valorizzi l’azione delle strutture ambulatoriali accreditate, deputate ad operare come fornitori di prestazioni e servizi. Quindi per programmare la spesa in modo corretto bisogna necessariamente correggere l’attuale sistema erogativo al fine di generare una giusta domanda e un’offerta seria da cui far scaturire il reale fabbisogno, in modo da garantire i Lea e l’appropriatezza delle cure.
Il punto di partenza è rappresentato da quella fascia di bisogno ineludibile, che richiede interventi riabilitativi ed un adeguato livello di tutela clinica ed assistenziale, per il quale l’accoglienza in regime di ricovero riabilitativo può essere evitata solo a condizione che vi sia una valida alternativa in altri punti della rete di offerta. Tali setting (ambulatoriale, territoriale e domiciliare) vanno quindi preparati ed adeguatamente integrati con il resto della filiera per far fronte al prevedibile aumento di domanda conseguente alla revisione dei criteri di accesso al regime di ricovero.
La Regione Basilicata con l’adozione della LR n. 17/2011 doveva rivedere le Linee Guida della Riabilitazione che risalgono al lontano 2004 e di conseguenza disciplinare l’attività di riabilitazione in linea con il nuovo “Piano di indirizzo per la riabilitazione 2011”, ma ad oggi nulla è accaduto! Si continua a mantenere in vita un modello vecchio e sprecone del comparto della riabilitazione.
Nulla è accaduto neanche in merito alla definizione dei criteri per la manovra contrattuale della Spacialistica ambulatoriale di cui alla L.R. n.05/2015 che la Giunta regionale avrebbe dovuto adottare entro il mese di febbraio u.s. e dopo le ferie di Agosto si ripresenterà di nuovo il problema dell’interruzione dell’erogazione dei servizi da parte delle strutture private accreditate per il raggiungimento del budget, l’unica strada perseguibile per chi fa azienda.
Se tale è, la modalità di “Governo” della Regione Basilicata nei confronti degli Enti che erogano prestazioni per conto del SSR, bisogna essere davvero preoccupati!
La latitanza del governo regionale sia in merito all’amministrazione che all’ascolto è molto grave!
L’Aspat Basilicata, ricorda ai nostri governanti che la programmazione finanziaria nel comparto sanitario deve assicurare la partecipazione delle associazioni di categoria, l’ascolto non è quindi un optional ma l’esercizio di una funzione partecipata prevista per legge e sancita da sentenze.
Lo stato di crisi nel quale versa da anni il Comparto della specialistica ambulatoriale in Basilicata è allarmante e lo diventa ancor di più se si considera il forte squilibrio fra le stesse strutture ricadenti nel comparto della Specialistica Ambulatoriale e con il Comparto della Riabilitazione ex art. 26 (abbondantemente ristorato).
Noi non ci stanchiamo però di rivendicare una politica sanitaria degna delle norme, che amministri con rigore ed equità i soldi nostri e di tutti i cittadini.
Antonia Losacco, presidente ASPAT Basilicata