Si è svolta oggi a Potenza l’assemblea dei lavoratori del Don Uva – Universo salute in vista dello sciopero nazionale unitario proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per il personale non medico delle strutture sanitarie associate Aiop e Aris, previsto per l’intera giornata o turno di lavoro del prossimo 20 settembre. Lo sciopero si è reso necessario a seguito dello stallo della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo causato dalla indisponibilità dichiarata dalle parti datoriali di avviare un confronto sulla parte economica ma, soprattutto, di mettere a disposizione le necessarie risorse per giungere, finalmente, a un rinnovo che equipari le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti della sanità privata accreditata ai colleghi che espletano le medesime funzioni nelle strutture pubbliche.
“Apprezziamo l’impegno, promesso e mantenuto, del ministro Speranza di convocare le parti domani martedì 17 settembre – affermano i segretari regionali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rispettivamente Giuliana Scarano, Giovanni Sarli e Antonio Guglielmi – Tuttavia la mobilitazione continua con un presidio davanti alla sede del Don Uva a Potenza il 20 settembre, dalle 9 alle 19.
Le regioni – proseguono i segretari – in quanto soggetti coinvolti, hanno dato disponibilità al confronto e a concorrere ad una positiva soluzione della vertenza. La responsabilità adesso è quindi tutta in capo ad Aris e Aiop. Come sosteniamo da mesi, da anni, non è più tollerabile che si attenda da 13 anni il rinnovo di un contratto che riguarda circa 300 mila persone tra infermieri, tecnici di radiologia, operatori socio-sanitari, fisioterapisti e tutti i professionisti della salute, compresi gli amministrativi, impegnati nel privato pur garantendo un servizio pubblico. In Basilicata sono circa un migliaio, con soli 300 dipendenti al Don Uva Universo Salute. È ora di riconoscere a queste lavoratrici e a questi lavoratori – concludono Scarano, Sarli e Guglielmi – ciò che meritano, il diritto al rinnovo del contratto”.
In particolare il rinnovo del contratto è indispensabile al fine di assicurare uguali diritti tra i lavoratori privati e quelli pubblici e dare risposte ai bisogni di salute. Con il rinnovo del contratto i sindacati chiedono il riconoscimento dei giusti aumenti salariali, maggiori risorse sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il diritto alla formazione continua e alla qualificazione professionale, anche per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini. Con lo sciopero, infine, i sindacati dicono “no” alle richieste di AIOP e ARIS, che pretendono dal sistema sanitario nazionale la copertura di tutti i costi del rinnovo per firmare il contratto collettivo nazionale: è inaccettabile una tesi per la quale gli utili sono del privato e gli oneri sono interamente a carico del sistema pubblico.