“Combattiamo ogni giorno sui tavoli ministeriali per superare i limiti normativi che impongono alla Basilicata di non spendere di più di quanto speso nel 2004 meno l’1,4 percento. Necessaria una riforma del welfare che metta in relazione il sistema sanitario con i piani sociali di zona”
“Stiamo lavorando per costruire un vero e proprio patto sulla salute che deve essere sottoscritto dai cittadini e dal sistema sanitario regionale. E’ indispensabile perchè solo in questo modo possiamo mettere in sicurezza il nostro sistema sia dal punto di vista della qualità delle prestazioni, che dal punto di vista degli investimenti”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Flavia Franconi, concludendo oggi i lavori del congresso di pneumologia “Basilicata2016” sul tema “Modelli innovativi di gestione ed esperienze a confronto” svoltosi ieri e oggi all’Hotel San Domenico.
“In questo tempo molto complesso, e come più volte sottolineato in questo congresso – ha detto franconi – assume una grande importanza il tema della aderenza alla terapia che coinvolge tutte le patologie croniche. I pazienti non hanno solo diritti, ma anche doveri, come quello di rispettare la terapia che gli viene indicata da persone esperte e qualificate. La sanità la fanno tutti, compresi i cittadini. E il contratto terapeutico indica, per ciascuna delle parti, medico e paziente, dei diritti e dei doveri. Il paziente deve prendersi cura della propria salute, altrimenti ogni sforzo diventa inutile. Su questo tema è necessario un impegno corale. Ecco perchè già a partire dalle prossime settimane organizzerò incontri di settore nei vari ambiti per definire veri contratti fra pazienti e sistema della salute finalizzati a migliorare la qualità della vita”.
L’assessore Franconi si è poi soffermata sulla situazione del sistema sanitario regionale: “Lo Stato obbliga la Regione Basilicata a spendere in materia di personale quanto ha speso nel 2004 meno l’1,4 per cento. E’ una decisione assurda che stiamo combattendo quotidianamente sui tavoli romani. Se infatti consideriamo che nel 2004 non c’erano il Crob e il 118 diventa molto difficile tenere in equilibrio il sistema e rafforzare il personale. E’ una battaglia che stiamo conducendo su tutti i tavoli ministeriali a partire da quello dell’Economia. Intanto, però, stiamo riformando il sistema. La prossima settimana ci concentreremo sul nuovo welfare che prevede una stretta relazione con i piani sociali di zona per integrare il sistema sanitario con quello sociale”.
Infine l’assessore Franconi si è soffermata sui temi della conferenza con particolare riferimento ai problemi pneumologici. “Sono patologie che coinvolgono diversi settori e che ci fanno comprendere anche il contesto sociale del paziente. Vogliamo ripartire da una delle cause principali di questa patologia come il fumo di sigaretta. Su questo tema abbiamo chiesto uno specifico finanziamento al ministero per avviare una forte campagna di prevenzione finalizzata a ridurre il rischio delle malattie broncopolmonari”.
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