L’Assistenza Domiciliare Integrata della Basilicata è prima in Italia nella fascia che comprende i pazienti di area critica e i pazienti assistiti con le cure palliative. Nell’indagine “Long Term Care in Italia 2021”, resa pubblica da Italia Longeva il 23 novembre scorso, l’ADI della Basilicata (gestita dalla Cooperativa Auxilium sotto il governo clinico dell’ASP e dell’ASM) risulta l’unica in Italia ad avere più del 30 per cento dei propri pazienti nell’area critica e nell’area delle cure palliative, settori dove è richiesta un’intensità assistenziale massima.
Un’Assistenza Domiciliare Integrata specialistica, quindi, che mette in campo grandi competenze ed effettua prestazioni a domicilio che fino a pochi anni fa erano ritenute possibili solo nelle strutture ospedaliere. I dati ci dicono che l’ADI della Basilicata sta dimostrando come sia possibile gestire a casa il paziente di area critica (un malato oncologico grave ad esempio) senza ricorrere all’ospedale, se non per terapie o esami radiologici programmati.
Durante il 2020, un anno drammatico iniziato con il lockdown e finito con l’avvio della campagna vaccinale, L’ADI della Basilicata ha aumentato le prese in carico, le prestazioni mediche e quelle infermieristiche, dando la possibilità a tante persone fragili, che a causa del rischio Covid non potevano rivolgersi né all’ospedale né dal loro medico di base, di avere cure. Inoltre l’ADI della Basilicata nel 2021 ha effettuato più di 9000 vaccini a domicilio.
Sono segnali di un successo, quello del modello Basilicata, che trovano riscontro anche in altre classifiche che sono state pubblicate nell’indagine di Italia Longeva, come quella relativa alle Regioni italiane che nei cinque anni 2015- 2019 hanno registrato un maggiore incremento dell’Assistenza Domiciliare Integrata: la Basilicata è nettamente prima, facendo registrare un incremento del 97,4%.
Dichiara Pietro Chiorazzo Presidente della Cooperativa Auxilium: “Il PNRR e la prossima riforma del Sistema Sanitario Nazionale puntano in gran parte sull’assistenza territoriale e sul potenziamento dell’ADI, perché è cresciuta la consapevolezza che solo la medicina di prossimità può rispondere ai bisogni reali delle persone. In questo contesto il modello della Basilicata, riconosciuto tra i migliori in Europa e basato su una riuscita partnership pubblico-privato, può essere una fonte di ispirazione per l’intero servizio di Assistenza Domiciliare Integrata in Italia”.