L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo interviene sul recente comunicato stampa della Fials Confsal, avente ad oggetto “Assunzioni di risorse umane e relativa spesa nelle annualità trascorse” ed esprime fermo disappunto verso le affermazioni contenute nel documento, ritenute infondate e fuorvianti.
Non corrisponde al vero che vi siano fondi destinati alle assunzioni – peraltro in un’Azienda Sanitaria non vi sono risorse ‘destinate’ all’assunzione – e rimasti inutilizzati; incomprensibile è la fonte assunta dalla Fials a supporto di tale errata affermazione. In realtà, la spesa sostenuta è perfettamente in linea con la programmazione e con i limiti normativamente fissati. L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo ha, infatti, sempre adottato misure strategiche per garantire l’ottimizzazione delle risorse umane, programmandole in maniera responsabile ed efficace per garantire servizi ospedalieri di qualità. Ampia e completa è la disponibilità della direzione al confronto sui dati.
Altrettanto generiche e non corrispondenti alla realtà risultano le affermazioni circa la carenza di personale di comparto. Come in più occasioni rimarcato, l’AOR ha predisposto annualmente i Piani di fabbisogno di personale non in base a valutazioni soggettive e parziali, ma utilizzando la «metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale ospedaliero» predisposta dall’AGENAS e imperniata su dati oggettivi per ciascuna articolazione dei cinque ospedali. Lo stesso direttore generale dell’Agenzia nazionale ha rammentato la necessità di applicare tale metodologia “per individuare il giusto equilibrio tra il diritto alla salute e la tutela dei conti pubblici”. L’Azienda Ospedaliera si è, poi, adoperata per attuare quanto programmato, con il risultato che il personale di comparto è complessivamente aumentato. Anche per l’annualità 2025 – caratterizzata da un ulteriore incremento di risorse umane – si procederà tempestivamente, nel rispetto delle fasi normativamente previste per il reclutamento.
Da quanto esposto traspare con evidenza l’impegno profuso dall’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo per garantire una dotazione di risorse umane adeguata alle proprie strutture, nonché per assicurare al personale le migliori condizioni di lavoro, nel pieno rispetto -tuttavia- dell’oculatezza nella spesa per le esigenze di efficienza ineludibili in una Amministrazione Pubblica.
Quanto alle gravi affermazioni circa la qualità dei servizi garantiti dall’Azienda e l’efficacia gestionale – anch’esse infondate e gratuite, nonché smentite da tutte le analisi compiute e divulgate dagli organismi nazionali preposti – l’AOR ritiene che le stesse travalichino la normale dialettica tra Azienda e Organizzazione Sindacale, sfociando in giudizi che appaiono non soltanto tendenziosi, ma anche fuorvianti per l’utenza, con conseguente necessità di attenta e separata valutazione.
In conclusione, l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo continua ad auspicare per il futuro un dialogo istituzionalmente corretto e costruttivo, basato su dati concreti e reali, ritenendo fondamentale il contributo di tutti -nel rispetto dei ruoli di ciascuno- per il bene del cittadino e del sistema sanitario lucano.
Sanità lucana, replica di Fials-Confsal all’Aor San Carlo: “Regione Basilicata intervenga sui tetti di spesa non utilizzati”. Di seguito la nota inviata da Giuseppe Costanzo, segretario provinciale generale Fials Potenza
La FIALS federazione aderente alla Confsal, si fa portavoce delle preoccupazioni sullo stato della sanità lucana e sollecita un intervento urgente della Regione Basilicata per garantire una gestione trasparente ed efficace delle risorse. Le recenti dichiarazioni del Direttore Generale dell’A.O.R. San Carlo di Potenza, che rispondono a un precedente articolo della FIALS, evidenziano la necessità di affrontare un problema centrale: i tetti di spesa non pienamente sfruttati, che avrebbero potuto migliorare i servizi e il personale sanitario.
Il Direttore Generale ha sottolineato che non esistono fondi specificamente destinati alle assunzioni. Questa affermazione, pur corretta, non chiarisce appieno come siano stati gestiti i tetti di spesa per il personale, definiti come limiti massimi di spesa. Dai bilanci emerge che tali risorse non sono state pienamente utilizzate, nonostante le disponibilità economiche messe a disposizione dalla Regione.
Il Direttore Generale afferma che i Piani di fabbisogno sono stati elaborati seguendo la metodologia AGENAS, basata su criteri oggettivi. Tuttavia, questa metodologia avrebbe dovuto essere recepita dalla Regione e messa in atto in ogni contesto della sanità Lucana invece è diventato uno slogan. Quando segnaliamo carenze nei reparti, non ci vengono forniti dati o analisi utili per capire come si è giunti a tali risultati. Inoltre, sembra sfuggire alla Direzione Generale dell’A.O.R. San Carlo il problema del demansionamento, che aggrava ulteriormente la situazione dato che sfugge alla metodologia utilizzata. Una metodologia senza un’applicazione concreta diventa inutile. È inoltre contraddittorio che un’Azienda che si proclama all’avanguardia non sia in grado di definire i livelli minimi di assistenza in caso di sciopero, evidenziando un evidente scollamento tra teoria e pratica.
I numeri parlano chiaro e delineano un quadro di inefficienza gestionale. Dai bilanci ufficiali, pubblicati dall’Azienda stessa, emerge che negli ultimi tre anni sono stati lasciati inutilizzati circa 7,5 milioni di euro destinabili al personale:
2021: 2 milioni di euro inutilizzati;
2022: 3 milioni di euro inutilizzati;
2023: 2,5 milioni di euro inutilizzati.
Queste risorse, se pienamente utilizzate, avrebbero potuto rispondere alle gravi carenze di organico, ma non sono state allocate a causa di turnover rallentato, difficoltà di attrarre specialisti e una programmazione incompleta dei Piani di Fabbisogno
La FIALS sollecita la Regione Basilicata a intraprendere azioni immediate per:
Controllare l’utilizzo del tetto di spesa: Assicurarsi che le risorse vengano interamente sfruttate per ridurre le carenze di personale e potenziare i servizi.
Verificare l’attuazione dei Piani dei Fabbisogni: A cominciare dall’anno 2025, con graduatorie dei concorsi di stabilizzazione disponibili, superare le difficoltà operative che ostacolano il rispetto degli obiettivi programmati.
Promuovere un’ispezione straordinaria: Individuare le cause dei “residui” non utilizzati e proporre soluzioni per garantire efficienza futura, assicurando al contempo un rigoroso controllo sull’applicazione delle risorse e una puntuale trasparenza.
La FIALS chiederà un’audizione alla IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Basilicata per discutere e approfondire le criticità emerse, garantendo un confronto diretto e trasparente su quanto segnalato.
La FIALS rinnova con determinazione l’appello alla Regione Basilicata affinché affronti la questione con serietà. La mancata utilizzazione dei tetti di spesa disponibili è un problema che incide sulla qualità della sanità e sui diritti dei cittadini e dei lavoratori.
La salute dei lucani non può più aspettare. È il momento di agire con trasparenza e interventi concreti, utilizzando ogni euro disponibile per migliorare i servizi sanitari e tutelare il diritto alla salute.”